L’Istat in collaborazione con l’Aci e con diversi Comuni italiani ha diffuso i dati degli incidenti stradali del 2017. Lo scorso anno sono stati 174.933 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in leggero calo rispetto al 2016, con 3.378 vittime (morti entro 30 giorni dall’evento) e 246.750 feriti.
I numeri
Il numero dei morti è tornato a crescere rispetto al 2016 (+95 unità, pari a +2,9%) dopo la lieve riduzione registrata nel precedente report 2016 sul 2015. Tra i comportamenti errati più frequenti vi sono la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,8% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida.
Elemento che connota il 2017, come si legge nell’indagine, è il considerevole aumento del numero dei morti in incidenti stradali sulla rete viaria fuori dall’abitato, in particolare sulle autostrade, dove si registra un incremento dell’8% delle vittime e del 3,3% degli incidenti mortali rispetto al 2016. Sulle altre strade extraurbane l’aumento delle vittime è stato, invece, del 4,5%, mentre su quelle urbane solo dello 0,3%.
Foggia nella media
Il Comune di Foggia non è tra quelle amministrazioni che hanno inviato all’Aci i dati per il rapporto Istat, ma come conferma a l’Immediato il commissario capo dei Vigili Urbani Giovanni Francesco Del Prete, responsabile del settore Infortunistica del Comando, i numeri foggiani sono in linea con quelli nazionali per i centri medio-grandi.
“Rispetto all’anno precedente nel 2017 abbiamo avuto più incidenti stradali, quelli rilevati da noi sono 806 – spiega – poi c’è un piccolo numero registrato dalla Stradale e dai carabinieri ed un altro dato, pari al 10% circa, di incidenti non rilevati, nei quali le parti si accordano. Chiaramente noi trasmettiamo questi dati alla Stradale e all’agenzia regionale, trimestralmente”.
Nei primi 6 mesi del 2018 gli incidenti stradali in agro di Foggia sono stati già 445 e purtroppo non sono mancate le morti, come abbiamo documentato nella cronaca quotidiana. 2 le morti rilevate dalla Polizia Municipale più altre 2, recenti refertate dai carabinieri. 10 invece le prognosi riservate, che si sono risolte con una piena guarigione.
Una inosservanza diffusa delle regole
Tra le prime cause di sinistro, come per il livello nazionale, anche a Foggia ci sono la distrazione alla guida e la velocità sostenuta. “Di certo c’è anche l’uso spasmodico del telefonino- aggiunge il commissario capo- ma quando arriviamo noi il fatto è già accaduto e non è facile accertare se lo smartphone sia stato il motivo dell’incidente, è un fattore difficile da verificare. Senza dubbio a Foggia, nel centro abitato, prevale la mancanza di precedenza, c’è una inosservanza diffusa della segnaletica stradale e anche della segnaletica luminosa. Gli incroci semaforizzati paradossalmente sono quelli a più alto tasso di incidenti”.
Come mai? Si passa col rosso? Qual è l’impianto semaforico più critico? “Si tende a non rispettare il semaforo – ribatte il dirigente graduato -. Quello più incidentato è sicuramente l’impianto di Viale degli Aviatori-Via Natola, si tratta di un incrocio molto ampio, con un attraversamento molto lungo. Molti passano col giallo e poiché l’attraversamento è lungo si scontrano con le auto a cui è scattato il verde”.
Il pattugliamento
Velocità e semplice inosservanza delle più banali regole del codice della strada comportano un aumento degli incidenti anche lievi. Crescono i tamponamenti e i verbali dei poliziotti municipali. “Il nostro servizio infortunistico è attivo h24, abbiamo 4 pattuglie e un corpo di 15 agenti dedicati, preparati alle nuove disposizioni e ai controlli alcolemici. La città è molto espansa e complicata. Tutti i cittadini sono indisciplinati, sia tra gli automobilisti sia tra i pedoni. La quasi maggioranza degli incidenti ai pedoni è rilevata fuori dalle zone pedonali o perché appunto i pedoni sono indisciplinati o perché le strisce pedonali si sono cancellate e non sono più visibili” .
24-06, 8-14, 13-19, 15-21 e 18-24 le turnazioni dei vigili del servizio infortunistica, a cui quando c’è disponibilità si aggiunge anche il turno delle 6-12.
Autovelox
Con la Direttiva Minniti si sollecitano i Comuni ad installare dei totem fissi per la rilevazione degli eccessi di velocità. L’obiettivo più che multare e fare cassa è quello di abituare i cittadini ad una guida sicura e a rispettare i limiti anche nel centro urbano. Sul punto è attivo un tavolo in Prefettura. “Stiamo rispettando le disposizioni del Prefetto, credo sia in studio l’installazione di alcuni rilevatori fissi, noi lo facciamo con l’autovelox delle postazioni mobili nel rispetto della normativa. Su quelli fissi in città ho dei seri dubbi, il timore almeno a Foggia è che possano essere manomessi, come accaduto a Cerignola”.
Via Manfredonia, Statale 16, Viale Sant’Alfonso de’ Liguori e Via Lucera. Qui si trovano più facilmente le pattuglie con la macchina scatta foto. Via Manfredonia è la postazione più redditizia.
Tutta la Statale 16 insieme alla circonvallazione è invece ormai una vera e propria strada in cui si rischia seriamente la vita. La casistica degli incidenti è sterminata, anche in prossimità delle rotatorie. Stenta ad arrivare l’allargamento della carreggiata per la Foggia-San Severo. Ed è proprio sulla Statale 16 che potrebbero essere presto collocati degli autovelox, stando alle ultime volontà prefettizie.
Il commissario capo conclude la chiacchierata citando altri due casi. L’esperimento di Piazza Cavour con la Fontana del Sele concepita come rotatoria sta dando i suoi frutti: negli ultimi 2 mesi non ci sono stati incidenti. Mentre sono degli incroci a rischio quelli tra Viale Michelangelo e Viale Ofanto e Via Napoli e Viale Ofanto. “La segnaletica non è carente, ma sono particolarmente pericolosi perché poco visibili, soprattutto la notte, per la presenza di alberature importanti. Ma non possiamo abbattere gli alberi, dovremmo invece tutti decelerare”, il suo suggerimento.