Ultimo giorno di campagna elettorale sotto il diluvio in Capitanata per le amministrative del prossimo 10 giugno che coinvolgono 10 Comuni, sui 45 al voto in Puglia su 258 totali regionali. Di questi, 8 nella provincia di Bari, 3 nella BAT, tra i quali Barletta, 8 in provincia di Brindisi, tra cui lo stesso capoluogo, 10 in provincia di Lecce e 6 in provincia di Taranto.
E 10 in provincia di Foggia. La campagna elettorale anche per via del “romanzo Quirinale” e per la formazione del Governo Conte è stata mediaticamente poco seguita, tutto si è svolto sui social per i diversi candidati.
Ripercorriamo i diversi centri.
Anzano di Puglia
1617 anime all’anagrafe nel lontano Comune dei Monti Dauni. “Per Anzano con Paolo” è la lista che sostiene il sindaco uscente Paolo Lavanga, interno al civismo pugliese e assai sostenuto da Antonio Bianco, originario di Anzano. “Insieme si può” è invece la lista numero 2 della maestra elementare e candidata sindaco Silvana Addesa, che gli avversari dicono vicinissima ai fratelli Rossi. Nei numerosi comizi i suoi “Il sindaco non perde l’occasione per dire che dietro di noi c’è sempre la stessa cricca, vi risulta che tra di noi vi sia chi ha avuto condanne, avvisi di garanzie o rapine? Silvana è volitiva, caparbia, vi sembra la tipa che si faccia condizionare da qualcuno? Perché non riuscite a capire che i nostri sostenitori sono animati dall’amore per Anzano?”, hanno chiesto i candidati sul palco. “Non siamo portatori di nessuno interesse”, assicurano.
Bovino
3562 bovinesi in uno dei Borghi più Belli d’Italia. I cinque stelle sono stati falciati dalle delazioni. “Tutti per Bovino” è la lista che sostiene il vicesindaco uscente Enzo Nunno, espressione dell’attuale sindaco Michele Dedda e candidato sindaco, che punta su un possibile albergo diffuso e sul castello, per il quale è previsto già un finanziamento per il museo. “Abbiamo messo su un progetto da 4,8 milioni per ristrutturare la parte cadente del Castello”, ha detto dal palco Nunno, in un comizio adorante nei confronti di Dedda. Nel suo programma anche agevolazioni fiscali Imu e Tari per chi vuole aprire piccole attività artigianali e commerciali e il museo delle armi, con una collezione tra le più importanti d’Italia. Le sue competitor sono due donne Antonella Ruscillo, con Promuoviamo Bovino, interna al Gal Meridaunia di Alberto Casoria e Stefania Russo, vicinissima all’ex sindaco Nardino Lombardi con la lista “Alternativa per Bovino” anche lui candidato consigliere, che ha deciso di mettere la sua esperienza a disposizione dei giovani.
Ragazzi ed infrastrutture sono gli asset del programma di Ruscillo che dà una particolare attenzione al turismo, mentre Russo è a guida di un gruppo di giovanissimi molto motivati. “Cosa ci ha mosso? Si tratta di una scelta che non riguarda solo me ma riguarda un gruppo coeso di giovani- ha detto una candidata consigliera sul palco Abbiamo cominciato a lavorare e pian piano abbiamo cominciato a crederci. Le persone hanno preso sul serio le nostre iniziative. Chiediamo un rinnovamento all’attuale classe politica: sono rimasta qui perché ho scelto di studiare qui nel mio territorio, se andrò via o se rimarrò a Bovino è un amletico interrogativo per me e per tutti. Non ci sono condizioni e servizi nel nostro paese. Vivere a Bovino non deve essere uno svantaggio. Vogliamo poter andar via ma come scelta libera, non come una condanna inesorabile”.
Carapelle
È molto viva la sfida nel centro a pochi chilometri da Foggia. 6524 abitanti nella città commissariata dopo il fallimento di Remo Capuozzo. Da un lato Antonio Ricci sostenuto dal Pd con la Lista Carapelle Futura, dall’altro il commercialista trasversale Umberto Di Michele con la sua opzione politica “Il Salto”. Si attaccano ad accuse a colpi di incarichi ricevuti dal Comune.
Ricci punta sulla famiglia che ha inserito anche nel logo della sua lista. “Avete tirato in mezzo mio padre, mi ha sempre sconsigliato di non candidarmi, perché sarebbe partita la macchina del fango. Chi mi conosce sa che sono partito da zero senza avere sponsor alle spalle. Il Pd mi ha chiesto la candidatura, ci ho riflettuto a lungo, ma ha prevalso il bene sociale. La gente di Carapelle ha capito chi sono, la mia è una scelta d’amore per il mio paese”.
5 anni dopo anni dopo una vittoria sfiorata Di Michele, che è anche consulente per le gare del gas in Provincia, ci riprova. Tante opere pubbliche nel suo programma, che parte da quello che aveva già proposto nel 2013 con le Primarie delle Idee con il coinvolgimento delle idee. “Siate ribelli. Voto libero!!!”, è il suo slogan.
Faeto
500 votanti sui Monti Dauni e 7 liste farlocche di forze dell’ordine per un mese di ferie. I candidati sindaci sono due e molto equidistanti, la vittoria è in bilico: Michele Favia e il veterinario 54enne Achille D’Aloia, con una lista progressista Insieme per Faeto. “Il nostro impegno è essere responsabili del nostro paese e gestire insieme la convivenza, obiettivo è creare lavoro attraverso la rivitalizzazione economica, sociale, territoriale e culturale di Faeto”, ha scritto D’Aloia.
Peschici
È caldissima la partita di Peschici e si intreccia alla prossima presidenza del Parco del Gargano, una nomina tutta interna al Movimento 5 Stelle che esprime il Ministro all’Ambiente. 4 i candidati nella Perla del Gargano. Uniti per il Futuro di Memo Afferrante, dato da alcuni come favorito per il peso delle famiglie che lo sostengono. “Ci siamo battuti su di un terreno non facile, insidioso e spesso poco regolare, ma nonostante questo siamo rimasti uniti e abbiamo proseguito con la consapevolezza e l’onestà d’animo di chi non ha nulla da nascondere”, ha detto il candidato sindaco. Il punto essenziale del suo programma è il lavoro.
Il sindaco uscente Franco Tavaglione al motto di “Ripartiamo” crede di avere ancora molto da dire a Peschici, negli ultimi giorni ha attivato un bus da 80mila euro pagato dal Gal e ha promosso una opera per la rete fognaria prendendo contatti con l’Aqp. Franco Tavaglione ha candidati blindati che ripropone nella sua interezza e viaggia sui 1000 voti.
Appalti e progettazione sono la sua promessa. Antonella Delli Muti, cognata di Gianni Maggiano e Giuseppe Falcone con la lista “Peschici ai peschiciani” ha una lista di testimonianza, mentre la novità potrebbe essere rappresentata dai giovani peschiciani di “Cambia Peschici” con candidato sindaco Francesco Piracci. Della loro politica contro la casta l’Immediato ha scritto. La comunità universitaria peschiciana è al centro del loro progetto per Peschici. “Anche noi siamo stati fuorisede e abbiamo sofferto la distanza e ancor di più il non aver trovato un ambiente pronto ad accoglierci. Siamo contro la mancetta, il Comune non deve dare i posti. Noi dobbiamo creare le condizioni affinché i giovani, anche se sono figli di nessuno, possa trovare un posto coerente con le proprie competenze. C’è una rabbia che ci cova dentro. Stiamo stanchi di dover lottare con l’immobilismo, siamo stanchi di perdere tempo, abbiamo 30 anni in media e non siamo più ragazzini. Comprendiamo benissimo cosa serve a questo paese”.
Pietramontecorvino
È accesa la sfida a Pietramontecorvino. L’abbiamo raccontata. L’ex sindaco Rino Lamarucciola si rimette in gioco con la lista Unità&Identità contro il medico e sindaco uscente Raimondo Giallella, la giovane pentastellata Gisella Carchia e il bancario appassionato di teatro e poeta Alfonso Piccirillo.
San Marco La Catola
L’avvocato Donato Masiello ha presentato la sua lista che definisce di “combattenti”. Si scontrerà contro gli avversari di sempre, legatissimi all’ex parlamentare Lello Di Gioia, il sindaco uscente Paolo De Martinis in ticket con D’Antino e la lista San Marco Esiste sostenuta anche dall’eurodeputata Elena Gentile, che qualche giorno fa ha visitato il paese.
San Nicandro Garganico
Unico comune che potrebbe andare al ballottaggio se nessuno dei candidati supererà il 50%. L’uscente Pier Paolo Gualano, sostenuto dal civismo pugliese e da pezzi di ex azzurri sparsi, concorrerà con Nicola Corso del M5S, il medico centrista Udc Costantino Ciavarella, alleato con la Forza Italia ufficiale di Raffaele Di Mauro e con la Lega, il piddino Mario D’Ambrosio e il cardiochirurgo Fabrizio Tancredi.
Ciavarella ha avuto in questi giorni l’appoggio dell’inseparabile due Giandiego Gatta-Barbara Matera. “L’attenzione alle persone è il mio primo impegno, voglio contrastare la povertà e il disagio sociale con interventi di riscatto, attraverso la collaborazione con quelle forze che già operano sul territorio. le famiglie con i genitori disoccupati avranno la riduzione dei tributi con forme di compensazione”, è la promessa di Ciavarella. Sfilata di parlamentari pentastellati a San Nicandro lo scorso 5 giugno per la lista certificata con la locale deputata Marialuisa Faro, la senatrice Gisella Naturale e l’andriese al secondo mandato Giuseppe D’Ambrosio, per la quarta volta nel paese, il quale ha denunciato la scomparsa delle attività commerciali sul corso dalla sua prima visita 2013. “Ci troviamo sempre candidati nelle nostre città i professionisti, gli ingegneri, i medici, gli avvocati, ma solo loro vanno avanti nei paesi, gli altri arretrano. Ci sono 13 liste a San Nicandro, sono più candidati che abitanti. Tutti si ricordano dei giovani solo in campagna elettorale. Quelli che vengono a casa vostra a prendere le bollette e a promettere di fare i marciapiedi, non ascoltateli. Volevo proporre le elezioni ogni anno, così promettono qualcosa e ce la sistemano. Sono sempre quelli che sono eletti”, ha detto D’Ambrosio.
San Paolo Civitate
Due le liste. Quella di Franco Marino con la lista Marino Sindaco e quella dell’avvocato Dionigi Neri, che si sono affrontati in un confronto all’americana alla radio DeSaLeo rispondendo a 10 domande.
Marino ha proposto dei regolamenti dell’organizzazione delle feste patronali e religiose per riuscire ad evitare le rincorse ai vari permessi. Promette di adoperarsi invece alla mediazione degli interessi dell’Ente il candidato Neri.
Vico del Gargano
Molto vibrante ed incerta la sfida a Vico. Ieri il giovane candidato sindaco leghista Daniele Cusmai aveva annunciato il collegamento col neo Ministro Matteo Salvini. Secondo molti qualcuno dei 5 stelle potrebbe orientarsi sulla Lega, anche se la maggior parte dei grillini pare posizionata sugli altri due candidati, ossia il sindaco uscente Michele Sementino e il trasversale Scaramuzzo. Il popolo degli “invisibili” e di coloro che desiderano il cambiamento però senza dubbio voterà per Cusmai.
Chi appoggia Scaramuzzo lo considera poco “cattivo” e reattivo, la sua bonomia potrebbe anche favorire Sementino. “Non conosce gli argomenti, non li ha approfonditi”, dice paradossalmente un suo sostenitore e profondo conoscitore della politica. Il dentista Oscar Lanzetta farà votare uno della sua squadra, l’avvocato Nicola De Maio, iscritto al Movimento, che è un po’ il candidato sindaco ombra di Scaramuzzo, il quale ha il merito di avere una lista fortissima con l’architetto Francesco Delli Muti garante e in cui figura anche l’ex assessore allo sport Nicolino Sciscio. Ad un convegno sul piano coste De Maio ha chiamato anche la consigliera Rosa Barone.