
“Fare rete è una cosa semplicissima”. È stato uno dei motti della giornata inaugurale della Festa del Volontariato a Foggia, che si è aperta con il premio a Giuseppe Olivieri giovane designer del Liceo Artistico Perugini, autore del logo del Centro Antiviolenza di Foggia.
Un cuore con tre “graffi”, che possono avere un significato molteplice, come ha illustrato l’artista: le tre fiammelle foggiane, le ferite sul cuore subite da una donna vittima di violenza e delle gocce di sangue. “Da ottobre 2017 seguiamo 100 casi di donne in carico. Il logo ha seguito una campagna di sensibilizzazione e nei locali abbiamo affisso i vari lavori dei giovani artisti sul tema della violenza contro le donne”, ha spiegato a l’Immediato la dottoressa Silvia Raschini operatrice del Consorzio Opus che gestisce il Cav.
Tantissime le associazioni presenti, con i loro volontari. Nell’isola pedonale quest’anno anche la Fondazione Antiusura Buon Samaritano che sotto al gazebo illustra la sua azione ormai più che ventennale contro il sovraindebitamento delle famiglie di Capitanata.
La mattinata caldissima sotto gli stand è proseguita con la tavola rotonda “Rete sociale e prevenzione del disagio giovanile: esperienze a confronto” con Aldo Bruno, l’assessora ai Servizi Sociali Erminia Roberto, Giuseppe Trecca, Dirigente scolastico del Liceo “Lanza – Perugini”, Michele Gramazio, Dirigente scolastico dell’“Einaudi-Grieco”, Massimo Lattanzio, Giudice Onorario del Tribunale dei minorenni di Bari, Pino Tucci, responsabile USSM Foggia, Teresa Pierro, dell’Ass. Il Cuore Foggia e Benvenuto Grillo, della Cooperativa Sociale Scurpiddu. Maria Aida Episcopo, Dirigente UST Foggia, assente alla tavola rotonda, ha mandato i saluti attraverso il dirigente dell’Einaudi.
Creare relazioni fra le diverse figure dei volontari è uno degli obiettivi, sebbene dappertutto e tanto più a Foggia, città alle ultime posizioni per qualità della vita e per coinvolgimento dei bambini alla lettura e allo sport, il volontariato non può far da supplenza alle mancanze del welfare.
“I centri servizi funzionano bene ma non può essere il volontariato l’unico segmento che dà risposte alla sofferenza e al disagio dei più giovani. Dove si parla di costo sociale dovrebbe capovolgere l’equazione”, ha avvertito Benvenuto Grillo. “Gli adulti stanno predisponendo un mondo difficile e senza futuro. Il disagio crea futuri cittadini del domani depressi, dipendenti e delinquenti. Chi pagherà?”
Il volontariato foggiano si conferma ricco di iniziative e di buone prassi. Tra queste come hanno illustrato Annalisa Graziano e Roberto Lavanna del Csv c’è senza dubbio l’associazione di clown dottori “Il Cuore” , che ha avviato uno speciale progetto, dal titolo “Emozioni on the road” nei quartieri periferici e fragili della città.
Camper pieni di nasi rossi offrono animazione di strada. “È nelle periferie che si muovono oggi le realtà più vive e dinamiche, i ragazzi del Cuore sono tanti e preparati, dimostrano che si possono affrontare temi forti e rischi devianza col sorriso”, è l’analisi di Lavanna.