UniFg, Solaro contendente di Limone: “Il nuovo direttore dovrà mettere in campo uno spirito universitario vero”

Gran favorito, sulla carta, è l’ordinario nel settore scientifico disciplinare Pedagogia sperimentale ma non manca l’apprezzamento tra i colleghi anche per il suo competitor

75 voti disponibili nel corpo elettorale, di cui 12 per gli studenti e 1 per un dottorando. Sono fissate per domani 3 maggio le elezioni per il nuovo direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione dell’Unifg, che succederà al professor Marcello Marin. Gran favorito, sulla carta, è il delegato rettorale Pierpaolo Limone, ordinario nel settore scientifico disciplinare Pedagogia sperimentale con corsi in Psicopedagogia dei media digitali ed Educazione e Media, ma non manca l’apprezzamento tra i colleghi anche per l’altro contendente, il professor Giuseppe Solaro, ordinario di Filologia Classica.

Per il prof Limone la direzione del Dipartimento potrebbe essere il trampolino di lancio per la possibile candidatura al Rettorato per il dopo Maurizio Ricci nel 2019. La sua per molti sarebbe una guida in continuità con quanto attuato dal Magnifico e giuslavorista anconetano.

Quella per la direzione del Dipartimento di Studi Umanistici è una sfida aperta? “Io mi auguro che lo sia – ha risposto a l’Immediato il prof Solaro – entrambi ci siamo impegnati per la riattivazione del Corso di Archeologia. Un po’ di delusione serpeggia in Dipartimento, gli studenti non sono solo numeri”. Secondo il docente occorre mirare alla soddisfazione degli iscritti. Troppi ragazzi dopo il triennio preferiscono frequentare il biennio altrove, in altri Atenei. Lettere e gli altri corsi non fanno eccezione, la tendenza ad emigrare si è molto accentuata negli ultimi anni.

“Nei nostri programmi si è posto l’accento sull’abbandono da parte degli studenti, la didattica va radicalmente cambiata, si parla tanto di territori, ma il territorio per un iscritto all’Unifg non può essere solo la Capitanata, il lavoro va cercato nell’ambito della propria competenza. Sarebbe bello poter rimanere nella nostra ridente terra, ma i ragazzi devono pensare al meglio per la propria carriera. Non possiamo rincorrere i numeri, avendo solo l’FFO come nostra stella polare”.

Gli studenti devono poter trovare traiettorie di ingresso nel mercato del lavoro già tra i banchi universitari. Tanti accademici in passato, a cominciare dall’ex direttore di Dipartimento Saverio Russo, hanno criticato l’eccessivo localismo dell’Unifg, che spesso diventava poco più che un liceo, con docenti poco stanziali e studenti atti solo a seguire le lezioni. Vale ancora questa analisi? La risposta del prof Solaro è articolata. “Gli studi e gli uffici dei docenti in Dipartimento ci sono, ma manca forse lo spirito giusto- ribatte- Ci sono iniziative lodevoli attivate dal professor Valerio che con un team porterà i ragazzi in Polonia, altre ne sta realizzando la professoressa Loiodice. Se si riesce a creare uno spirito collettivo di unità i ragazzi sono incentivati a restare, devono poterti vedere in Dipartimento. Purtroppo la Biblioteca è già nata piccola per le esigenze studentesche, ci sono tavoli nei corridoi e un po’ ovunque, gli studenti si adattano, la sala studio è piccola. Il direttore dovrà mettere in campo uno spirito universitario vero per cambiare le cose. Uno spirito, che devo dire, in questi anni, nonostante gli sforzi dei direttori che si sono avvicendati e che stimo moltissimo, io non ho visto. Serve dedizione: una carica è anche servizio”.

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