L’ex poliziotto municipale Mario Villani ha preso in carico la questione dei blocchi divelti a Piazza Municipio. Come spiega a l’Immediato si sta procedendo alla visione delle immagini della telecamera posizionata su quella porzione di area. Nelle prossime ore si avranno delle prime certezze. “Già a Capodanno non riuscimmo ad individuare le persone che con un petardo fecero saltare i dissuasori, si vedeva solo che armeggiavano – rimarca il dipendente -. Lo schermo è un po’ offuscato, la telecamera è opacizzata, ma certamente riusciremo a capire la dinamica”.
“Far saltare volontariamente i pilastrini è molto pesante, hanno fatto un guaio enorme”, aggiungono gli addetti Cns, la ditta che ha l’appalto della manutenzione e che entro mercoledì metterà in sicurezza e riporterà lo spazio distrutto al suo stato originario. Sconvolti anche i parcheggiatori abusivi che frequentano la zona dalle 19 in poi e per tutta la mattinata. “Un brutto gesto di vandalismo”, stigmatizzano alla nostra testata web.
Si pensa ad un violento petardo inserito in una fessura. I responsabili potrebbero essere fuggiti nello stretto vicolo dirimpetto. Alcuni consulenti politici collegano questo gesto ai roghi di circa 10 cassonetti nei giorni scorsi adombrando messaggi paramafiosi rivolti all’amministrazione.
Ma la maggioranza tende a pensare ad una bravata frutto della noia da parte di ragazzini incivili.
Sui social impazzano le analisi sociologiche. L’ex Rettore Giuliano Volpe che abita proprio lì accanto è molto pessimista. “L’immagine di una città devastata, violenta e violentata (da mesi i vari lampioni, peraltro non funzionanti, sono stati divelti, le ‘fioriere’ anche, il pavimento brilla non per pulizia ma per la presenza di migliaia di frammenti di vetro delle bottiglie rotte ogni sera dai ragazzini che frequentano questo luogo e mi fermo qui nella descrizione del degrado quotidiano): senza un’azione di controllo e anche repressione certamente e senza un’azione congiunta delle istituzioni per la rigenerazione del centro storico e delle periferie, ma anche senza un’azione civica dal basso al modello di Parco San Felice Parcocittà (ricordate cosa era solo un paio di anni fa?) di Santa Chiara, un’azione educativa con le scuole, forme di partecipazione civica, non sarà mai possibile contrastare e vincere la stupidità distruttiva e la ‘normalità’ del degrado”.
L’atto è stato compiuto ieri, giorno di festa, intorno alle 18. “Una persona alle 17.30 ha detto che era tutto tranquillo – continua Villani – ma c’è molta omertà, nessuno ha sentito niente”.