“Antonio Rana è da oggi il nuovo assessore al Bilancio del Comune di Manfredonia. Il Dott. Rana subentra all’uscente Pasquale Rinaldi, che lo scorso 15 marzo ha rassegnato le proprie dimissioni per motivi strettamente personali”. Ad annunciarlo è il sindaco, Angelo Riccardi, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.
“Nato a Manfredonia il 25 ottobre 1968, Commercialista, iscritto all’ODCEC (Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) di Foggia dal 1998, e Revisore Legale dei Conti, Antonio Rana ha maturato notevole esperienza in campo fiscale e contabile. Ricopre, inoltre, incarichi in ambito giudiziario presso il Tribunale di Foggia. Sono molto contento della scelta fatta perché entra ufficialmente nella nostra squadra amministrativa, a ricoprire un ruolo delicato e nodale, uno stimato professionista con un curriculum di rilievo. A nome mio e di tutta la Giunta voglio augurare buon lavoro al neo assessore Rana, sicuro che sarà all’altezza dell’incarico conferitogli, collaborando proficuamente con l’Amministrazione al raggiungimento di importanti traguardi”, scrive il sindaco.
Nel frattempo il Pd sipontino ha così commentato l’approvazione in Consiglio Comunale del Piano Economico Finanziario ASE (PEF) e relative tariffe TARI 2018. “Sentiamo il dovere di chiarire la scelta di accogliere il provvedimento. Già da diversi giorni si sono scatenate polemiche che hanno creato preoccupazione e false concezioni. Per l’anno 2018, ci sarà un adeguamento della Tassa Rifiuti ma non ci sono soluzioni facili alla questione: non si possono usare risorse diverse da quelle messe in campo e chi dice il contrario o non sa di cosa parla o racconta bugie pur di ottenere consenso. Non è affatto facile chiedere sacrifici ai cittadini di Manfredonia, non lo è per nessuno. La nostra, come quella di tutta la maggioranza di governo, è stata una scelta di responsabilità e di coraggio, che mira, sul medio periodo, ad una riduzione dei costi e ad un ritorno all’efficienza del servizio.
La necessità dell’aumento, in media del 15%, è da imputarsi all’incremento del costo del servizio di raccolta “porta a porta” e, soprattutto, dello smaltimento dei rifiuti. A tale riguardo occorre tener conto che, in base alla vigente normativa, il gettito della tassa rifiuti deve coprire il 100% dei costi di esercizio e di investimento del servizio di igiene urbana, come definiti dalla norma stessa.
L’approvazione del PEF evita inoltre il dissesto finanziario dell’ASE, mettendo al sicuro decine e decine di lavoratori che rischiavano di perdere la propria occupazione. Oltre a ciò il nuovo PEF prevede nuove assunzioni, volte a risolvere il problema del decoro urbano. Per diversi giorni e con un confronto anche piuttosto acceso, abbiamo verificato la possibilità di evitare l’adeguamento dell’aliquota che, all’inizio, si prospettava ben più consistente. Dopo un lavoro minuzioso si è arrivati ai dati che conosciamo. La raccolta differenziata è un dovere che abbiamo in primis nei confronti dell’ambiente e dei nostri figli, ora però bisognerà garantire un servizio più efficace ed efficiente di pulizia della città, a partire dalle periferie fino ai luoghi d’interesse maggiormente frequentati dai turisti”.