Più di 40mila presenze per la visita di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo da San Pio e a Casa Sollievo, con la foto simbolo del giovane Mirko inginocchiato ai piedi del pontefice, hanno rinverdito l’affetto e la curiosità per la Montagna Sacra. Il 10% dei fedeli, che hanno vissuto la Santa Messa sul sagrato, proveniva dal Sudamerica dentro una cornice per lo più nazionale, con una grossa prevalenza di pellegrini dalla Campania e dalla Sicilia.
Dopo il grande evento di sabato, Assoalbergartori, Confcommercio e istituzioni si sono visti questa mattina. Ma vi saranno anche nuovi incontri in questi giorni per mettere a punto delle strategie mirate per trasformare i pellegrini in turisti. Come si può legare la meta devozionale con la ricerca di emozioni forti per un turismo esperienziale? Come unire alla fede il patrimonio culturale ed artistico del Gargano?
San Giovanni si sta concentrando molto sui cammini e sulla Via Francigena, ma anche altre idee non mancano. Costanzo Dragano di Assoalbergatori a l’Immediato è schietto: “La permanenza media è stata di 2 giornate e mezza, con un ponte prolungato. Tutti pieni i posti letto negli alberghi e i 200 posti letto dei B&B. Pieni anche i 100 posti delle 3 strutture dell’internand a Borgo Celano, anche a Monte Sant’Angelo c’era gente, con l’Hotel San Michele da 800 posti letto. Pieni anche il Regio Hotel Manfredi, il Gabbiano e gli altri, così come gli Agriturismi Signor Cesare, Santa Lucia e altri. Stavolta abbiamo avuto anche 30 pullman da Rodi, dove sono state aperte delle strutture balneari”.
La presenza di oltre 210 testate giornalistiche accreditate ha reso l’evento un richiamo per nuovi visitatori e fedeli. “Chi aveva, diciamo così, dimenticato San Pio, lo ha ritrovato vicino a sé. Questo ci ha permesso di anticipare la stagione di 20 giorni. Il discorso mediatico ci ha aiutato molto. I gruppi che si sono rianimati e riscaldati, abbiamo già gente per le Palme e siamo pieni per tutti i weekend di settembre e ottobre”.
I progetti sono tanti. E spiega: “Abbiamo la Via Francigena, la Via Micaelica, che da Troia a Monte Sant’Angelo dura una settimana per il camminatore. Da noi non ci sono tanti camminatori come a Santiago, ne abbiamo solo 3mila, ma il camminatore porta il turista, c’è il gruppo di boyscout, il giornalista, il fotografo. Il sistema sta crescendo. Vi è poi tutto il sistema del turismo naturalistico con le 150 specie di orchidee. 20 naturalisti hanno prenotato dal 19 aprile al 27, si tratta di fotografi di orchidee, che faranno una mostra e un convegno a San Giovanni, il loro giro mediatico è alto. Per loro ci saranno anche la Messa e il Rosario”.
Quello dei gruppi di preghiera è un sistema tutto da curare e diffondere, con pacchetti spirituali dedicati. Tra i nuovi progetti “mistici” dal forte impatto c’è la preghiera sotto la croce della nuova chiesa, con il rosario. San Giovanni non ha ancora “sfruttato” a pieno il valore artistico, religioso e meditativo del sagrato della basilica di Renzo Piano. Sta crescendo, osserva Dragano, anche l’offerta turistica attorno alla fiaccolata mariana del sabato, sul modello di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Tutti i sabati, da aprile a maggio, sono circa 8mila le persone con le fiaccole.
“Con gli eventi del 50esimo anniversario della morte di San Pio e del 100esimo dalle stimmate, dobbiamo essere bravi a trasformare il pellegrino in turista, ad agosto lavoriamo con 10mila persone, che ogni giorno da Vieste giungono a visitare la tomba di San Pio”. Non va neppure dimenticato però il pellegrino vero o i parenti dei ricoverati a Casa Sollievo. “Stiamo lavorando molto sul wellness, un segmento ancora poco esplorato, partirà a breve un centro benessere comune che potrà essere utilizzato da tutti gli albergatori, con una piscina coperta ed un centro auditorium multimediale da 2500 posti”. Ad oggi solo Bari può contare di una sala da 1800 posti, ma Casa Sollievo ha un grande bisogno di luoghi in cui ospitare medici e luminari internazionali. “Casa Sollievo fa convegni settimanalmente, ma non possiamo ospitarli come si deve”, conclude Dragano.
Soddisfatto Franco Budrago di Confcommercio: “Campania e Sicilia sono le due regioni che presentano sempre numeri più massicci. Abbiamo una recettività da 6mila posti di cui 5200 posti letto alberghieri, con prevalenza di tre e quattro stelle, ci sono anche i due stelle, mentre non abbiamo nessun 5 stelle. All’indomani della notizia della visita del Papa data a dicembre tutte le camere sono state opzionate dalle agenzie, le stanze erano tutte occupate, quelli che hanno prenotato dopo hanno dovuto optare per una vacanza breve. Io avevo nella mia struttura il sindaco di Giugliano, sono stati due giorni, per stare presto la mattina sul sagrato”. Nell’organizzazione non ci sono stati intoppi.
“La macchina organizzativa ha funzionato benissimo, perché abbiamo sistemato ben 8 infopoint, uno per ogni ingresso del paese. In questi infopoint abbiamo fatto distribuire delle cartoline con le immagini del Papa e di San Pio e con le informazioni sul sito con le news indispensabili, i vari ingressi e i vari settori, c’era scritto tutto. Mi rendo conto che per i meno giovani collegarsi è farraginoso, ma credo che tanti abbiano avuto le informazioni che servivano, la sala multimediale è servita anche per accogliere i pellegrini, tanti vi si sono riposati. Poi abbiamo sistemato dei parcheggi, opzionando pure quelli del supermercati, chiusi per una ordinanza sindacale, da cui partivano navette a filo continuo”.
Budrago non nega alcune criticità, le più importanti riguardano i servizi igienici. “I bagni sono stati un problema, non perché ve ne fossero pochi, ma perché abbiamo dovuto sottostare alla volontà della gendarmeria vaticana. Non abbiamo potuto posizionare bagni sul sagrato ed è stato gravissimo per molti anziani, che hanno dovuto percorrere molta strada. Ci sono state misure di sicurezza inimmaginabili con 600 agenti in borghese. Abbiamo avuto il problema dei varchi, l’organizzazione aveva bisogno di muoversi e alcuni passaggi sono stati bloccati. Era rimasto fuori il dirigente al settore turismo della Regione Puglia, tuttavia il deflusso è andato benissimo, non abbiamo avuto problemi”.
Il dopo Francesco è tutto ancora da scrivere. “Stiamo ragionando per delle offerte per i pellegrini, ci sono due eventi importanti: il centenario delle stimmate del 1918 e il cinquantenario della morte del 1968. Vanno organizzati per allungare il tempo di permanenza dei pellegrini. La permanenza si allunga con un’offerta diversificata. Va incentivato il centro storico, che ha un museo delle arti, un museo folcloristico è in allestimento così come un museo etnografico. Ad oggi la collaborazione con altri centri è molto attiva, con Pietrelcina, Monte Sant’Angelo, Rignano, per le visite alle doline e a Grotta Paglicci, tutte queste cose messe insieme valgono un tour da un giorno ciascuno.
Nei giorni scorsi nella trasmissione di Rai2, Boss in Incognito, l’imprenditore ha regalato una settimana di soggiorno ad una sua religiosissima dipendente a San Giovanni Rotondo. Ma cosa può fare una famiglia nel paese di San Pio per una settimana?
“Attualmente il pellegrino visita San Giovanni, a Monte va di pomeriggio, con un tempo ristretto e poi ritorna a casa. Ecco io credo – aggiunge Budrago – che Monte necessiterebbe di un giorno intero, dovremmo cercare di farli stare un giorno di più. Una settimana? È presto detto: i clienti nella mia struttura li mando a San Giovanni Rotondo, poi un giorno a Monte, poi organizzo il giro che va dalla Foresta Umbra fino a Vieste e Mattinata, un giorno dei due laghi con lo spettacolare Bosco, poi abbiamo Trani e Castel del Monte, con la Via Francigena e i castelli federiciani. Oggi ci chiedono anche molto Manfredonia, per la nuova chiesa installazione e San Leonardo. Una settimana diventa poco, se aggiungiamo il pacchetto dell’eliporto per Tremiti, oggi ancora non c’è, ma a brevissimo col il comandante Pucillo potremo avere questa chance. C’è una l’aviosuperfice all’inizio della pianura, dove contiamo 350 presenze annue di ultraleggeri, con aerei da 6 e 7 posti, che vengono dall’Austria. Oltre ad avere la base, abbiamo un servizio visita, si può prenotare un volo di 20 minuti o di mezz’ora visitando il Gargano in volo. Di opportunità ce ne sono tantissime, bisogna solo metterle in pentola. È quello che stiamo facendo con la Confcommercio e con la Assoalbergatori”.