I sei lavoratori della General Costruzioni srl, l’impresa che ha la concessione del servizio pubblico di depurazione dei reflui industriali dell’impianto di depurazione Asi di Foggia Incoronata, hanno saputo che lo scorso 3 marzo il Consorzio Asi, presieduto dal sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi ha avviato un procedimento di revoca dell’affidamento, con la presa in carico dell’impianto e la sua gestione provvisoria per ricondurre i parametri chimici delle acque entro i limiti. Le acque del Cervaro, dalle analisi dell’Arpa, erano risultate molto inquinate e fuori norma.
Se il procedimento dell’Asi andrà in porto dal 13 marzo il rapporto tra il Consorzio e l’azienda di Daniela Brescia cesserà. Come mai però la ditta non depura in maniera efficiente le acque? Dall’impresa, attraverso la sigla sindacale, che sta seguendo l’iter procedimentale, fanno sapere che è dal 2016 che l’Asi non corrisponde i circa 200mila euro all’anno dovuti per il servizio. I dipendenti dal 2016 si sono visti conferire solo degli acconti del loro stipendio, mancano all’appello almeno 13 mensilità per un valore medio a dipendente di circa 20mila euro e un arretrato totale dell’azienda da parte dell’Asi di circa 400mila euro. Al momento c’è una vertenza legale in corso, la General Costruzioni ha fatto ricorso dopo la comunicazione di revoca della concessione del servizio.
I dipendenti da parte loro reclamano quanto scritto nel contratto per il settore dell’igiene ambientale, che all’articolo 6 norma il dovere della clausola sociale. L’Asi in via provvisoria dovrebbe subentrare all’impresa, ma per legge è previsto che i dipendenti siano assorbiti dal nuovo soggetto gestore.