
C’è un conflitto in atto tra lavoratori della Dussmann Service srl, che si occupa dei servizi “no-core” di Trenitalia Spa nell’Impianto Manutenzione Corrente di Foggia, e l’azienda. La società si è rifiutata di redigere il verbale di incontro con la parte sindacale Fast Confsal, unica sigla presente a rappresentare i 15 dipendenti tutti foggiani, che da qualche tempo sono in contratto solidarietà, lavorando 5 ore e 20 invece delle 7 ore e 36 minuti, come recita il contratto collettivo di lavoro della Mobilità attività ferroviarie.
I lavoratori sono addetti alla pulizia del materiale rotabile, ossia i treni regionali, e alla manutenzione e pulizia delle superfici del deposito e delle locomotive nonché del piazzale dell’Icm per il cantiere di Foggia. La pulizia dei treni è da sempre una attività esterna al core business di Trenitalia, che negli anni scorsi voleva trasferire il deposito da Foggia a Bari. In quel caso, i sindacati sventarono quella perdita.
Nei giorni scorsi, però, la Dussmann srl senza una fase di contrattazione ha informato i suoi dipendenti di voler modificare unilateralmente l’orario settimanale articolandolo su 6 giorni anziché gli attuali 5, dal prossimo 12 marzo. Sono tre oggi i turni degli addetti, pomeriggio, mattina, notte.
L’orario settimanale con questa modifica sarà dilatato e spalmato su 6 giorni invece di 5, riducendo le attuali ore di riposo consecutive pari a 2 giorni ad un solo giorno. 24 ore. Al maggior impegno giornaliero non corrisponderà un aumento di salario, dal momento che la ditta sta applicando il contratto di solidarietà, ossia è coadiuvata dall’Inps. “I lavoratori, con una programmazione mensile dei loro turni, concedono un giorno di riposo all’azienda allo stesso costo di circa 1200 euro. Noi abbiamo chiesto una informativa sui carichi di lavoro, anche in virtù delle due nuove commesse ottenute dall’azienda”, è il commento del segretario Fast Vincenzo Cataneo.
La prima nuova commessa è relativa alla pulizia del Frecciargento Foggia-Roma, che all’andata parte dal capoluogo dauno alle 5 del mattino e ritorna in partenza da Roma alle 18. La seconda invece riguarda il servizio di guardiania degli uffici Rfi di Via del Carso a Foggia, dove sono stati assunti 4 nuovi receptionist.
Con l’estensione dei giorni di lavoro insomma la Dussmann riesce così a gestire i treni in aumento. “Se c’è maggior carico di lavoro perché c’è ancora il contratto di solidarietà, che incide sulla redditività dei lavoratori e anche sulla collettività dal momento che interviene l’Inps?” si domanda Cataneo, che ha scritto alla direzione di Trenitalia e anche all’Inps.