Gran parte del personale dell’Ataf non si attendeva le dimissioni del presidente Raffaele Ferrantino, che ha lasciato anche il suo incarico da direttore dell’azienda del trasporto pubblico foggiano. Autisti e quadri insieme ai sindacalisti son venuti a conoscenza della notizia e dei retroscena politici dai siti locali di informazione. “Ho letto che era stato visto al comitato con Emiliano, forse non ha sostenuto la cognata del sindaco alle Politiche, saranno stati quelli i patti. O forse vuole proteggersi da altre vicende”, osserva un autista a l’Immediato riferendosi alle inchieste sul “gruppo di potere” in Ataf. Starà collaborando con i pm per venir fuori da quella situazione? I dipendenti alzano le spalle. “La salute incide su entrambi i ruoli, alcuni malori arrivano all’improvviso: è una grande fortuna per l’Ataf che Ferrantino sia andato via. Per l’azienda le sue dimissioni sono una opportunità, tenuto conto che non c’è ancora un piano industriale, da parte sua è stata la scelta più saggia”, rileva il sindacalista Fast Vincenzo Cataneo.
L’aumento in busta paga
Altri fanno notare come la circostanza del suo abbandono sia un fulmine a ciel sereno, nei prossimi giorni ci sarebbe dovuta essere, infatti, una riunione tra azienda, sindacati e Comune in ordine ai parametri salariali. Ai lavoratori del settore autoferrotranvieri spetta l’aumento di stipendio da ottobre 2017 stabilito dal rinnovo del contratto. Dopo l’erogazione di due una tantum di 600 euro ai lavoratori spetta infatti un aumento di 100 euro, di cui 30 euro a partire da ottobre 2017 calcolati sul parametro 175. Nella busta paga i lavoratori dovrebbero godere di un aumento di 100 euro al mese circa, riferito al parametro 175. Chi ha un parametro superiore a 175, dovrebbe percepire un aumento in busta paga maggiore di 100 euro, di cui 30 euro a partire da ottobre 2017.
I parametri col decreto 78 furono dapprima bloccati, precisa un lavoratore in attesa della corsa al nodo intermodale, e poi ricalibrati al settore privato, dal momento che Ataf è una Spa.
Da gennaio l’azienda ha riconosciuto i parametri a tutti i lavoratori, ma restano ancora appesi gli ex part time, ora divenuti full time, per i quali non erano passati ancora gli 8 anni previsti. “Si doveva discutere di molte vicende, la restante parte delle nostre spettanze e la questione degli aumenti. Si tratta di 118 euro lordi al mese, non proprio pochi”, è il commento di un autista.
Intanto si sussurrano già i nomi che potrebbero avvicendare Ferrantino, voluto all’Ataf dall’avvocato Giulio Scapato, che fu determinante in quel ballottaggio che vide vittorioso Franco Landella su Augusto Marasco.
Le parole del sindaco
Il primo cittadino, pur in viaggio, ha voluto inviare una stringata nota sul manager: “A Raffaele Ferrantino rivolgo il mio ringraziamento, personale ed istituzionale, e quello dell’intera Amministrazione comunale per il lavoro svolto alla guida di Ataf SpA. La sua attività di risanamento organizzativo e finanziario, compiuta in uno dei momenti più difficili vissuti dall’azienda, il suo spirito di sacrificio e la sua generosità, accanto alla forza con cui ha saputo superare anche fasi delicatissime che lo hanno visto vittima di numerosi atti intimidatori, meritano un grazie da parte dell’intera comunità foggiana. Spero che presto Raffaele Ferrantino possa superare e risolvere i suoi problemi di salute. Ed in questo senso esprimo a lui ed alla sua famiglia tutta la mia vicinanza. Il lavoro svolto al vertice di Ataf SpA da Ferrantino ha tracciato il solco nella cui continuità è necessario muoversi, nell’interesse di una delle aziende più importanti della città e dei suoi lavoratori”.
Posizionamenti
Molti, però, non fanno mistero del possibile arrivo, in direzione o addirittura alla presidenza, dell’ingegner Massimo Clemente, fratello dell’ex Pd Sergio Clemente, ormai molto vicino a Franco Landella. In campagna elettorale il consigliere comunale potrebbe aver assicurato al centrodestra un migliaio di voti, finiti tutti sul nome della candidata. C’è invece chi crede anche la Lega, con commercialista Gianfranco Fariello, potrebbe avanzare più di una pretesa. Oggi a far da gran capo in Via Motta della Regina è l’ingegner Ciuffreda, che si appresta ad un nuovo acquisto di mezzi usati. I sindacati dal loro canto si augurano che alla direzione arrivi un ingegnere, che come previsto dal bando, abbia esperienza nel settore dei trasporti. A tutti interessa anzitutto la clausola sociale per i circa 200 dipendenti in vista della gara fissata entro il 2021. C’è da rinforzare il comparto officina e manutenzione.
Sugli autobus
Sono rari quei mezzi che trascorrono una intera settimana senza la necessità di riparazioni. I guasti sono all’ordine del giorno. I bus più efficienti sono dedicati alle corse scolastiche e a quelle suburbane, compresa quella per Borgo Mezzanone.
Le circolari del centro invece, oltre ad essere tutte prive di climatizzazione invernale ed estiva, sono ormai vecchissime. Abbiamo fatto un giro sul bus numero 1, che va dalla Stazione ferroviaria agli Ospedali Riuniti di Foggia, passando per il centro cittadino, Via Bari, Viale Michelangelo, Viale Ofanto e nei pressi di San Ciro. Ebbene, il combinato disposto di rumori interni all’autobus e di buche stradali rende il viaggio una esperienza da mulattiera.