Emergono nuovi particolari sul ritrovamento di ossa umane in una gravina tra Vieste e Mattinata. La località è Tor di Lupo, agro di Mattinata, in una zona molto impervia. L’area – con le ossa umane e di animali a 30 metri di profondità – è stata individuata dai “Carabinieri Cacciatori” nell’ambito di un’attività di ispezione degli anfratti naturali presenti sul promontorio, senza alcuna segnalazione. Non si esclude, però, che la scoperta sia arrivata a seguito di indagini nel mondo della malavita garganica. Al momento non ci sono conferme, ipotesi o piste preferenziali. Le ossa umane sono state inviate ai RIS e l’esito dovrebbe giungere entro un paio di settimane.
L’ombra della lupara bianca incombe. E sono tanti i casi in provincia di Foggia. I più emblematici, recenti e riguardanti quell’area del Gargano, li abbiamo già ricordati l’altro giorno su l’Immediato.
Tra le persone svanite nel nulla in zone non lontane da Tor di Lupo c’è il 29enne di Mattinata, Francesco Armiento che fu visto l’ultima volta nei pressi di un ponte del viadotto delle gallerie che portano a Vieste.
Il giovane scomparve il 27 giugno 2016. Era uscito per dirigersi a Mattinatella ma sua madre, Luisa Lapomarda, non lo vide rientrare. Carabinieri, Protezione Civile e vigili del fuoco setacciarono tutta la zona. La madre volle anche il coinvolgimento del commissariato di Manfredonia per una più sinergica ricerca. Fiaccolate e appelli, finora, sono serviti a poco. Forse qualche amicizia sbagliata e una vecchia storia di cronaca nera dietro la scomparsa del 29enne. La donna riferì successivamente di essere certa della tragica fine del figlio tanto che scrisse più di una drammatica lettera agli assassini: “Restituitemi almeno il corpo”.
Pierpaolo FischettiL’avvocato della donna, il legale Pierpaolo Fischetti fa sapere che tutta la comunità di Mattinata è con il fiato sospeso in attesa di sapere se si tratti o meno del giovane Francesco. “Restiamo fiduciosi e speranzosi che ci sia almeno una risposta a tale agghiacciante accadimento”.