L’ombra della lupara bianca sulle ossa “di chiara provenienza umana” (come riferito dai carabinieri) ritrovate in una gravina tra Mattinata e Vieste. Il Gargano resta al centro delle cronache dopo quanto rinvenuto dai “Cacciatori” nelle scorse ore. Il rinvenimento dei resti umani, in realtà, risalirebbe alla fine della scorsa settimana, forse giovedì 22 febbraio – prima delle copiose nevicate -, durante un’attività di ispezione degli anfratti naturali presenti sul promontorio. Nessuna segnalazione, insomma, ma esclusivo lavoro degli uomini dell’Arma, tornati sul luogo subito dopo la fine dell’ondata di maltempo.
Nella gravina, a 30 metri di profondità, c’erano anche numerosi resti di animali. Per quanto riguarda le ossa umane, si attende ora l’esame del RIS. L’esito dovrebbe arrivare entro due settimane. Le analisi sono state affidate ad antropologi forensi. Inoltre è previsto un ulteriore sopralluogo sul luogo del ritrovamento, con personale specializzato e attrezzature idonee. Fino a quel momento si esclude ci possano essere ulteriori dettagli. Non risultano pastori scomparsi sul Gargano e questo potrebbe avvalorare la tesi della lupara bianca. D’altronde, negli ultimi anni, i casi di persone svanite nel nulla in provincia di Foggia non sono mancati. Eccoli.
Armiento
Francesco ArmientoFrancesco Armiento, 29enne di Mattinata, scomparso il 27 giugno 2016. Era uscito per dirigersi a Mattinatella ma sua madre, Luisa Lapomarda, non lo vide rientrare. Carabinieri, Protezione Civile e vigili del fuoco setacciarono tutta la zona. La madre di Armiento volle anche il coinvolgimento del commissariato di Manfredonia per una più sinergica ricerca. Fiaccolate e appelli, finora, sono serviti a poco. Forse qualche amicizia sbagliata e una vecchia storia di cronaca nera dietro la scomparsa del giovane. La donna riferì successivamente di essere certa della tragica fine del figlio tanto che scrisse una drammatica lettera ai suoi assassini: “Restituitemi almeno il corpo”. L’avvocato della donna, il legale Pierpaolo Fischetti fa sapere che tutta la comunità di Mattinata è con il fiato sospeso in attesa di sapere se si tratti o meno del giovane Francesco. “Restiamo fiduciosi e speranzosi che ci sia almeno una risposta a tale agghiacciante accadimento”.
Campanile
Gianluca CampanileNel capoluogo dauno c’è il caso di Gianluca Campanile, 34enne foggiano, scomparso l’1 dicembre 2016. Doveva uscire per alcuni servizi. Poi il nulla. La sua Opel Corsa fu ritrovata parcheggiata in via San Severo a Foggia ma di lui nessuna traccia. Telefono spento. Sul caso si mosse la squadra mobile, allertata dai genitori del giovane.
Ciavarrella
Avrebbe del clamoroso il ritrovamento di Alessandro Ciavarrella, scomparso ormai dall’11 gennaio 2009 da Monte Sant’Angelo. Il ragazzo aveva soltanto 16 anni quando scese dalla sua abitazione per un caffè con gli amici prima di sparire nel nulla. In una lettera anonima giunta nel novembre 2010 all’associazione Penelope che si occupa di persone scomparse, un anonimo scrisse: “Alessandro era un bravissimo ragazzo ma è stata l’influenza di quelli amici sbagliati che l’ha tradito. Si era messo in un giro più grande di lui e neanche sapeva come uscirne fuori. Aveva fatto amicizia con soggetti che frequentavano il bar sotto casa sua”. A nove anni da quell’episodio, la madre continua a cercare la verità. Il suo appello non è mai cambiato di una virgola: “Chi sa, parli!”
Iaconeta
Angelo Iaconeta, 37 anni di Mattinata. L’uomo, guardiano in un lido del litorale di Mattinata, scomparve il 7 luglio 2003 ma solo il 16 luglio i genitori segnalarono il caso ai carabinieri. L’auto dell’uomo fu ritrovata in località “Baccone”, nella Foresta Umbra.
Libergolis
Francesco Libergolis, allevatore 41enne originario di Monte Sant’Angelo, legato alla famiglia mafiosa garganica scomparso il 24 giugno 2010. Il 6 luglio successivo l’auto dell’uomo, una Fiat Punto, fu ritrovata in località “Selvaggio”, zona boschiva di Vieste.
Masullo
C’è un caso anche nell’Alto Tavoliere e riguarda Matteo Masullo, 30 anni detto “Bacchettone” per il fisico snello, scomparso il 7 febbraio 2017. La sua auto fu ritrovata in agro di San Severo. L’ultima persona a vederlo fu la fidanzata a Termoli, in Molise. Masullo salutò la ragazza dicendole che avrebbe raggiunto degli amici ma di lui non si è più saputo nulla.
Notarangelo
Pasquale Notarangelo, viestano, 26 anni, è sparito nel maggio 2017. Figlio di Onofrio Notarangelo, morto ammazzato a gennaio 2017 nell’ambito della guerra di mafia che si sta consumando sul Gargano e nipote di Angelo “cintaridd” Notarangelo, uscì con la sua Fiat Punto per incontrare alcuni amici. La sua auto venne poi ritrovata parcheggiata in località Coppitella. Fu la moglie a denunciare la scomparsa ai carabinieri.
Ranieri
Salvatore Ranieri, 25 anni, scomparve addirittura nell’agosto del 2003. All’epoca era custode di un campeggio di Vieste.
Simone
Francesco Simone, impiegato in un pastificio di Mattinata, scomparve il 23 luglio 2009 a 25 anni. La sua auto, una Volkswagen Lupo, fu ritrovata a Mattinatella. “La verità già la sappiamo – dissero a l’Immediato il padre Salvatore Simone e la madre Lina Ciliberti -. Non siamo mai stati fermi ma cerchiamo ancora giustizia”. Parole molto forti, riferite alla nostra testata nel luglio 2016, giorno della fiaccolata organizzata a seguito della scomparsa di Francesco Armiento. In quella occasione erano presenti anche i parenti di Angelo Iaconeta.
Tricarico
Bisogna tornare al 2013 per il caso di Angelo Tricarico, 27enne disoccupato di San Nicandro Garganico. Il giovane uscì di casa la mattina del 22 agosto, dicendo alla moglie che sarebbe tornato dopo un po’. Invece, da quel momento di lui non si ebbero più notizie. Preoccupata per l’insolito ritardo, la moglie presentò denuncia ai carabinieri. Le ricerche si estesero a campagne e valloni ma di Tricarico nessuna traccia.