Tutto in stand by nel Movimento 5 Stelle sul caso Antonio Tasso, le cui immagini sono finite sui maggiori tg nazionali. Mentre il capo politico ha appena annunciato in questi minuti da Lucia Annunziata uno dei ministri della sua squadra, ossia Sergio Costa generale di brigata contro i crimini ambientali comandante della Forestale in Campania, scopritore della più grande discarica di rifiuti tombati, “una persona ideale per il Ministero dell’Ambiente”, emergono le prime certezze sul candidato sipontino.
Ormai Tasso non può più essere sostituito, spiegano dallo staff pentastellato, ma qualora eletto potrebbe/dovrebbe dimettersi lasciando così il posto al primo dei non eletti al listino plurinominale (molto probabilmente Giorgio Lovecchio).
Ma chi mai una volta in Parlamento lascia la poltrona? Questo il dilemma. Sono in 14 ormai nella stessa situazione di Tasso.
“Se non lascia, Di Maio potrebbe querelarlo per danno di immagine. Hanno accettato e sottoscritto un regolamento in cui hanno firmato il falso”, è il monito. Proprio in queste ore il candidato premier sta chiarendo in TV la linea: “Coloro che hanno mentito stanno firmando un modulo per rinunciare alla proclamazione”.