Oggi sarà un giorno pieno in Puglia per la capolista di Forza Italia Annaelsa Tartaglione che si divide tra la Capitanata e il suo Molise. 4 giorni per ogni territorio. Ieri, come ha raccontato a l’Immediato dopo la presentazione della candidata al Senato Antonella Spezzati raggiunta solo ad incontro concluso, è stata travolta dall’affetto in un ristorante tipico del centro foggiano, “nella città vecchia”, come ha chiamato la zona attorno al Mercato Rosati, dove Raffaele Di Mauro e gli altri l’hanno accompagnata. La giovanissima azzurra, dirigente regionale molisana del partito e fedelissima di Silvio Berlusconi, ha anche un passato da miss Molise.
Il coordinatore regionale Gino Vitali sta organizzando i vari incontri. Questa campagna elettorale vede pochi leader in giro per il Paese. “Questa legge impone a tutti i candidati di stare sul territorio – spiega Annaelsa Tartaglione -. Forza Italia sta recuperando molto e si sa in questi ultimi 15 giorni ci sarà l’appello al voto e agli indecisi, noi siamo un partito che guarda al centro, siamo sicuri di avere una forte crescita soprattutto negli ultimi giorni”.
“Sto rimanendo sbalordita dal calore che i pugliesi mi stanno riservando – continua -, anzi anche oltre le aspettative, perché solitamente un candidato che viene da fuori viene visto con sufficienza e c’è un po’ di rabbia, invece sono uscita con un regalo dalla trattoria, sono molto soddisfatta, sono in una regione confinante della costa, i miei genitori sono di Campomarino e molto spesso siamo noi che ospitiamo i pugliesi”.
Primo punto del vademecum del perfetto candidato su cui insistere è la lotta alla disoccupazione. “In questo momento al Paese manca il lavoro, il presidente Berlusconi ha ribadito che se andremo al governo faremo ripartire l’economia della nazione con la creazione di posti di lavoro”.
La capolista ha avuto parole chiare sulle donne, dopo la notizia del femminidio a Troia. “Noi tramite il Ministero delle Pari Opportunità abbiamo sempre tutelato le donne, non si sa perché il Governo Renzi ha abolito il Ministero, dobbiamo tutelare a tutti i livelli la posizione delle donne e non si capisce perché in questo momento in cui la sicurezza è uno dei temi più sentiti il nostro Governo non ha fatto ancora nulla o se ha fatto è stato troppo poco, è un altro fallimento della gestione a guida Pd”.
Dal punto di vista più squisitamente politicistico, Annaelsa Tartaglione sa che potrebbe essere eletta nel suo Molise, una regione “anomala”, in cui due terzi dei collegi si assegnano col maggioritario. Solo uno il collegio alla Camera proporzionale, per il quale Forza Italia compete col Pd. “È uno dei seggi fondamentali, dato per fortemente incerto, per me sarebbe un orgoglio riuscire a vincere. Significherebbe far raggiungere la maggioranza al centrodestra, nel riparto nazionale. Isernia, la mia città, è una città azzurra, lì si vince col 42 per cento, ma Termoli è un centro a 5 Stelle”.
La candidata si dice a “difesa del territorio” e guarda con simpatia alle ragioni della Moldaunia. “Se qualcuno pensa che da noi si stia meglio, ben venga, tutti vogliono far morire il Molise, questa può essere una ricchezza per noi”. 300mila gli abitanti molisani, in una regione a forte rischio spopolamento.
In Molise non hanno mandato giù il progetto di macro regione firmato dai piddini Roberto Morassut e Raffaele Ranucci. “Il Pd vuole smembrare il Molise, annettendone una parte all’Abruzzo, un’altra al Lazio e alla Campania e un pezzo alla Puglia. sapere che c’è il Nord Tavoliere che invece vorrebbe stare con noi sarebbe un motivo d’orgoglio. Io sono per la difesa del nostro territorio”.