Sarà il Teatro Umberto Giordano di Foggia a ospitare, sabato 10 febbraio 2018, alle 21, la Prima nazionale di “Volevo il Maggiordomo”, spettacolo di Mario Alessandro Paolelli, interpretato da Mingo De Pasquale, Pino Bruno che ha curato anche la regia, Maurizia Pavarini e Zeudia Di Fiore. La pièce è stata allestista dal Centro di ricerca teatrale La Bottega dell’Attore-Teatro Studio Dauno, in collaborazione con Trepuntouno e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura Città di Foggia. Parte del ricavato sarà devoluto a Associazione Onlus “Il Vangelo della Vita”.
Un cinquantenne zitello fissato con l’opera lirica vive da anni con la sorella, orgogliosamente zitella anche lei. I loro esilaranti bisticci e la loro uggiosa quotidianità vengono stravolti da un annuncio sul giornale: ‘Ecco la scuola per maggiordomi in Italia’.
Un cinquantenne zitello fissato con l’opera lirica vive da anni con la sorella, orgogliosamente zitella anche lei. I loro esilaranti bisticci e la loro uggiosa quotidianità vengono stravolti da un annuncio sul giornale: ‘Ecco la scuola per maggiordomi in Italia’.
Il sogno del nostro zitellone è sempre stato quello di avere un maggiordomo e la frase della sorella: “Se in questa casa entra un maggiordomo esco io!”, gli infrange le ultime remore economiche: il maggiordomo in quella casa sarà una realtà! L’arrivo di questo maggiordomo “campano purosangue” che unisce lo humour britannico alla dissacrante ironia partenopea, sconvolgerà la vita dei due e della vicina di casa, arricchitasi con una catena di macellerie, in un susseguirsi di gag, tormentoni e filetti di vitella.
Il maggiordomo riuscirà a tirar fuori prima il peggio e poi il meglio da tutte le persone che lo circondano, incitandole a rincorrere i loro sogni e soprattutto a realizzarli. Ma sul probabile lieto fine, verrà fuori che il padrone di casa nasconde un segreto. La brillante commedia di Mario Alessandro Paolelli – che a tratti rimanda a situazioni comiche simili a Le thèâtre comique de Georges Feydau e agli intrecci delle commedie di Molière – unisce lo scoppiettante humour britannico alla comicità partenopea del maggiordomo (Ciro) che sconvolgerà la vita dei due fratelli zitelloni (Giona e Maria) e della loro vicina di casa (Bella). Il tutto caratterizzato da un susseguirsi di situazioni esilaranti, detti napoletani e colpi di scena, che irrompono nella vita di una coppia di fratelli, ormai condannati ad una vita monotona fatta di dispetti e frecciatine. Nella messa in scena il maggiordomo Ciro rappresenta una sorta di uomo della provvidenza. Infatti con sagacia e pervicacia riuscirà a smontare paradigmi, luoghi comuni e gabbie mentali, incitandoli a cambiare le loro vite, a realizzare passioni e soprattutto a riscoprire situazioni sentimentali ormai sopite. Con l’aiuto della vicina di casa Bella riuscirà a riportare l’allegria in una famiglia ormai allo stremo della quotidianità e degli affanni causati da un misterioso evento.