Intervistato dal Corriere, oggi il presidente Massimo D’Alema aveva confermato la notizia, data in anteprima da l’Immediato giorni fa, sulla possibilità di una candidatura della direttrice d’orchestra Gianna Fratta. E proprio a Foggia stamani si è sancito l’accordo, la musicista ha sciolto la riserva e ai nostri microfoni si è detta pronta a dare un contributo in un partito nuovo di sinistra, per cambiare dall’interno le leggi e le dinamiche della cultura in Italia. Mancano solo i dettagli sul collegio.
Il lìder maximo quest’oggi, insieme a Sabino Colangelo, Gianluca Ruotolo, Pino Lonigro e Roberta Sassano, ha visitato due realtà agricole: Futuragri in zona Asi ad Incoronata ed Agrifarm ad Apricena. Ha chiesto espressamente di poter visitare imprese dove avviene la lavorazione del fresco e il confezionamento degli ortaggi per la III e IV gamma. E i referenti locali del partito lo hanno condotto nelle aziende top. Una visita lungimirante, se si considera che il settore agricolo potrebbe essere dominio dell’assessore regionale all’Agricoltura Leo Di Gioia e della candidata del Pd, Colomba Mongiello.
Tra una registrazione e l’altra nelle tv locali foggiane, il nostro net journal ha intercettato D’Alema. Ad attenderlo anche il super consulente del Ministero dei Trasporti, l’ingegner Nino Mazzamurro. Il politico, che sarà candidato nel Salento, ritiene lontana l’ipotesi di un governo Forza Italia-Pd.
“La legge elettorale è talmente scombinata ed iniqua che difficilmente anzi direi è escluso che produrrà una maggioranza politica e quindi ritengo che spetterà al Presidente della Repubblica cercare una soluzione che i partiti con un atto di responsabilità possano accogliere garantendo la governabilità del Paese almeno nel periodo necessario per fare una nuova legge elettorale”, ha spiegato.
Sul suo tour agroalimentare è stato netto, non ha citato le politiche della sua ex pupilla, l’onorevole Colomba Mongiello e del Ministro Martina: “Io ritengo che tutti i cittadini possano votare per Liberi e Uguali, gli agricoltori, gli operai, i disoccupati e penso che l’agricoltura pugliese ha bisogno di una più forte azione politica del Governo. Uno dei temi sollevati stamattina dai miei interlocutori è stato la lotta per la sicurezza contro la criminalità. Si ha una certa sensazione che il Mezzogiorno sia abbandonato e che non ci sia una adeguata attenzione ai nostri problemi e noi siamo una forza politica che vuole fare del Mezzogiorno il primo punto di un nuovo programma di sviluppo per l’Italia”.
Gianna Fratta saprà essere interprete delle istanze di una sinistra nuova qualche quella che si vuole costruire con Liberi e Uguali? “È una personalità di primo piano direi, non soltanto a Foggia, ma sulla scena nazionale, dove non è che vi siano molte donne che dirigono orchestre sinfoniche. È una personalità espressiva di un mondo quella della cultura, dell’arte, che è così importante per l’Italia, mi sembra che sia un modo per rinnovare la politica, la politica non è soltanto appannaggio di quelli che fanno politica, anche se io non ho nulla ovviamente contro quelli che fanno politica, ma bisogna che ci sia spazio per personalità della società e lei lo è e in modo molto significativo”.
L’ultima posizione del gruppo parlamentare sulla missione in Niger che ha accomunato Liberi e Uguali al Movimento 5 Stelle non è una anticipazione di una possibile intesa futura tra Pietro Grasso e Luigi Di Maio. D’Alema è sferzante: “Il voto sul Niger nasce da una forte perplessità su una missione, di cui non è chiaro il compito perché non abbiamo capito che cosa ci vanno a fare lì ed è rischiosa, il rischio è che i nostri militari in Niger o in Libia se vengono mandati per respingere i migranti, possano trovarsi in una situazione molto delicata e difficile. Non è la prova di niente, se si vota sul Niger si vota sul Niger. I partiti seri affrontano le questioni nel merito, se poi anche altri condividono le stesse preoccupazioni, va bene”.
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