di ANTONELLA SOCCIO
Potrebbe bruciare tutti Liberi e Uguali con la presentazione delle candidature per le elezioni politiche del 4 marzo. In altre regioni italiane, come il Piemonte e il Lazio, i nomi sono già certi. Le varie componenti del partito di sinistra di Pietro Grasso hanno indicato la loro rosa di nominativi dai territori e in Capitanata non mancano sorprese. Servono le donne, non certo solo “foglioline” riempi lista, come dimostra a livello nazionale l’impegno di Laura Boldrini e Rossella Muroni, appena dimessasi dalla presidenza di Legambiente. Insieme ai vari dirigenti Gianluca Ruotolo, Ciro Mundi, il parlamentare uscente Arcangelo Sannicandro e l’ex segretario Sel Domenico Rizzi, Sinistra Italiana, secondo le indiscrezioni, avrebbe indicato come capolista alla Camera la maestra Gianna Fratta (in foto), grande amica di Laura Boldrini, dopo le varie incursioni della presidente della Camera ad Ascoli Satriano insieme al professor Giuliano Volpe, ancora legato per il suo incarico al Mibact a Dario Franceschini e a Matteo Renzi. Ma mai dire mai. Il rapporto dell’archeologo presidente dell’Apulia Felix con il dalemiano Massimo Bray è costante.
La direttrice d’orchestra conosce molto bene anche il presidente Grasso, per essere stata la prima donna a dirigere in Eurovisione il Concerto di Natale al Senato nel 18 dicembre 2016. Per la sua preparazione e le sue conoscenze, il suo percorso per la candidatura appare del tutto in discesa, ella stessa, secondo alcuni rumors avrebbe annunciato la sua opzione politica nel corso di Musica Felix di domenica scorsa. “Per le candidature, stiamo cercando di proporre una rappresentanza qualificata e decente della sinistra, che in Capitanata è da ricostruire dalle fondamenta”, è il commento del giuslavorista e dirigente SI Marco Barbieri a l’Immediato. Si lavora ad una capolistatura femminile, con la musicista.
Conferma l’ipotesi Fratta l’ex consigliere regionale Pino Lonigro che è entrato insieme al suo movimento Socialismo Dauno in Liberi e Uguali con l’ingresso di Laura Boldrini, con l’area di Campo Progressista. I nomi indicati dal movimento socialista sono lo stesso Lonigro per la Camera e l’avvocato Giulio Scapato per il Senato. Tra le donne insieme a Fratta è quasi chiusa la candidatura della consigliera comunale sanseverese e pediatra Arcangela De Vivo, preferita ad Antonio Stornelli al collegio uninominale della Camera San-Severo Lucera, proprio per le quote di genere.
Un’altra donna che potrebbe scendere in campo per una opzione politica di servizio per trainare il simbolo potrebbe essere Concetta Notarangelo, da tempo impegnata nel progetto Presidio della Caritas. La donna che avrebbe potuto rappresentare una presenza dirompente in LeU e nella sinistra, assai più forte di Fratta, che resta invisa a molti nel mondo della cultura, ha preferito rinunciare. Si tratta della segretaria Cgil Loredana Olivieri, frontwoman della campagna per il No al referendum e sindacalista apprezzatissima nella scuola e non solo. Le regole della Cgil sono stringenti, dovrebbe dimettersi subito e Olivieri, al di là della blindatura del listino, intende proseguire il suo lavoro nel sindacato, spiegano i compagni di partito.