
Luglio, ottobre, dicembre, gennaio. La consegna dei 72 alloggi delle palazzine Arca Capitanata in via Lucera a Foggia, già completate, è rinviata da tempo, ma secondo le ultime news entro la fine di questo mese gli appartamenti dovrebbero essere assegnati agli aventi diritto, dal momento che il Comune di Foggia ha finalmente predisposto il censimento di coloro che nell’area intorno alle vecchie case di Mussolini, come sono chiamate le abitazioni del borgo rurale fascista, hanno costruito superfetazioni e manufatti abusivi. L’Immediato si è recato sul posto da alcuni aventi diritto. In questi mesi la Polizia municipale ha tentato di dirimere le varie situazioni. Ne sono emerse due verità: la prima riguarda tutti coloro che vivono nelle case del Ventennio, esse non saranno demolite ma ristrutturate dall’ente. Con quali fondi? È possibile che si avvierà un project financing, così come suggerito dagli imprenditori edili che seguono la vicenda da anni. La seconda concerne proprio gli aventi diritto. L’intervento PRiU di Via Lucera risale ormai a più di 10 anni fa, i nuclei familiari sono mutati e cresciuti. Se in un primo tempo sarebbero dovuti rientrare tutti coloro che, pur abusivi, avevano la residenza dal 2002, in un secondo momento sono state integrate anche le famiglie più giovani che secondo la legge del 2014 sulla residenza avevano lì la loro dimora da almeno due anni e con almeno una utenza allacciata e in regola con i pagamenti. Gli interessati hanno dovuto fornire gli elementi che consentono di ritenere dimostrato il loro domicilio nel territorio comunale.
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Gli abusivi in regola con residenza e utenze potranno avere il loro alloggio di 60 metri per nuclei familiari da 4 persone e di 75 metri per coloro che hanno più di due figli. Sono invece miniappartamenti da 40 metri circa quelli previsti per le coppie, gli anziani soli e i nuclei con tre unità.
“Ci tengono ancora in bilico, è almeno un mese e mezzo che dicono che ci assegneranno le case, c’è tutto si vede, ci sono anche le caldaie. Mi auguro che davvero abbattano le nostre case abusive, visto che noi dobbiamo uscire. Siamo circa 80 famiglie e cominceranno da dietro proseguendo fino al manicomio”, spiega una giovane mamma alla nostra testata web.
Sull’argomento è netto l’avvocato Donato Pascarella, presidente di Arca Capitanata. “Noi ancora non abbiamo comunicazione ufficiale dell’elenco degli aventi in diritto. So che ci sarebbe stata una riunione al Comune in questi giorni, ma non ho contezza della situazione. Sono 72 i nostri alloggi già realizzati, più gli altri 40 dei cantieri aperti. Entro fine di gennaio, credo si possa ormai procedere. So che hanno ultimato il censimento, hanno un elenco. Ad abbattere i manufatti abusivi, sarà la società veicolo, la Darc Immobiliare. Il ragionamento nostro era di iniziare dalla fine di via Lucera per poi proseguire verso le nuove palazzine ancora incomplete”.
In queste ore c’erano stati molti rumors su un possibile rinvio a dopo le elezioni. Ma Pascarella smentisce. “Gli aventi diritto sono aventi diritto, al di là della tempistica elettorale, voglio consegnarli il prima possibile per dare seguito ad una attività a cui lavoriamo da tempo. A breve ci sarà la consegna delle chiavi, siamo tutti sul pezzo”, conclude. Intanto al Comune di Foggia nel servizio Politiche Abitative sono disponibili i fondi per i contributi alle locazioni del 2015. Sono state ammessi agli aiuti 847 famiglie, di cui 651 per fascia A per un contributo superiore ai 1000 euro e 196 fascia B per un contributo inferiore ai 900 euro.
L’importo complessivo disponibile per i beneficiari del contributo 2015 è pari a 829.760,98 euro. I fondi stanziati dalla Regione Puglia per il Comune di Foggia, pari ad 455.681,16 euro unitamente a quelli stanziati dal Comune di Foggia, 91.150 euro, sono inferiori al fabbisogno, pur in presenza di una notoria situazione di grave disagio abitativo, ma a seguito dello stanziamento comunale la Regione Puglia ha attribuito al Comune di Foggia una premialità, riconoscendo un contributo aggiuntivo di 282.929,82 euro concesso con deliberazione di G.R. n. 2121 del 5 dicembre 2017.