Ennesimo colpo di scena nella fiction salviniana tra il gruppo consiliare rappresentato da Joseph Splendido, Antonio Vigiano e Alfonso Fiore e il sindaco Franco Landella. In una nota stampa segreteria cittadina e consiglieri rispediscono al mittente il pacco dono dello scorso sabato, offerto alla presentazione del libro di Natale Labia su Salvatore Tatarella, e smentiscono alcuni retroscena che viaggiano sui social su un possibile incontro tra primo cittadino e capigruppo, con tanto di avvocato presente e foto di rito. Ribattono su tono alle “menzogne”, come le chiamano, del sovranista Bruno Longo, che ieri al telefono ha ricostruito la sua ricca versione della vicenda con tutti i giornalisti locali, l’Immediato compreso.
“Sulla donazione del sindaco Franco Landella ha già risposto il nostro leader Matteo Salvini: i doni li fa Gesù Bambino. Ma in queste ore abbiamo assistito ad un fiume di dichiarazioni false ed offensive. Non c’è stata nessuna sottoscrizione in uno studio legale per un assessorato, non c’è stata nessuna mediazione da parte di altri partiti, così come non ci sono stati contatti tra il nostro coordinatore regionale Rossano Sasso e la segreteria cittadina per il nostro ingresso in Giunta. C’è stato soltanto un incontro interlocutorio- a cui avrebbero dovuto seguire delle riunioni con gli organi di partito- che non giustifica né autorizza la fuga in avanti del primo cittadino, né lo abilita ad elargire regali. In quella sede e con quei termini. Nulla può essere deciso, come ribadito in quel colloquio, senza la collegialità di tutti gli organismi locali di partito”. Tanto scrivono segreteria cittadina e il gruppo consiliare della Lega-Noi con Salvini, sgombrando “il campo dalle polemiche e dalle insinuazioni retroscenistiche, che infarciscono i media, sollecitati da Bruno Longo”.
E continuano tranchant: “Fa specie che parli di ricatti ed estorsioni chi ha fatto della politica una pratica di filiazione e gemmazione, con un rapporto uno ad uno. Un consigliere in aula e un assessore in Giunta e per di più suo parente. Da quale pulpito viene la predica! Noi possiamo ben dire con i fatti di essere lontani anni luce dagli appellativi, che ci riserva Bruno Longo: i poltronisti dalle richieste ricattatorie ed estorsive sono altri. Per tre anni e mezzo, prima in quattro nel gruppo consiliare e poi in tre, abbiamo votato gli atti dell’amministrazione di centrodestra, senza mai essere nell’esecutivo, se non con delle deleghe e degli incarichi, che sono valida ed insostituibile attività di studio”, evidenziano i salviniani senza mezzi termini.
In poche parole fanno emergere la loro strategia: “A noi non interessa entrare nella squadra di governo: come abbiamo già espresso in conferenza stampa, voteremo provvedimento per provvedimento”. Niente assessora “cazzuta” quindi.
Ad un anno dalla fine della consiliatura di Landella e a pochi mesi dalle Politiche a chi converrebbe prendersi la “rogna” della Sicurezza e dei Vigili Urbani? Non si armano i poliziotti municipali in poche settimane. La delega rischierebbe di trasformarsi in un boomerang per il movimento ancora troppo “giovane”. La “furbità”, come qualcuno l’ha chiamata, del sindaco viene rispedita nelle mani di Claudio Amorese. In attesa di poter prendersi responsabilità e incarico al prossimo mandato del centrodestra, quando al Governo ci sarà Matteo Salvini.
I consiglieri col segretario cittadino Silvano Contini ne hanno anche per il Pd nel loro comunicato: “ “Il giovane segretario cittadino Davide Emanuele, in una delle sue prime uscite pubbliche, toppa con la demagogia, perdendo un’occasione per tacere. Ma è chiaro che il Pd, privo di argomenti programmatici, debba inseguire la Lega-Noi con Salvini, interpretando in maniera fantasiosa e artatamente ingannatrice le nostre battaglie e le nostre parole d’ordine. Armeremo i vigili, non certo in base alla loro destinazione nei quartieri, ma per la sicurezza dell’intera comunità. Piuttosto che sterili polemiche ricche dello stesso populismo di cui veniamo tacciati, il Pd si preoccupi di fare opposizione vera a Franco Landella”.