11 milioni di finanziamenti ottenuti in 3 anni di governo, con una programmazione 2014-2020, i cui bandi sono stati pubblicato solo nel 2017. Il sindaco di Lucera Antonio Tutolo fa un primo bilancio dare/avere con l’Immediato. A fronte di una debitoria da contenziosi poderosa, a cui solo qualche giorno fa si è aggiunta l’ennesima sentenza su un esproprio illegittimo del valore di 1,9 milioni di euro, il Comune di Lucera sta collezionando finanziamenti regionali per una serie innumerevole di interventi e operazioni di restyling e rigenerazione cittadina.
“Per molti il Comune di Lucera rappresenta il banco lotto di eduardiana memoria. In questi anni abbiamo pagato 25 milioni di euro in cause e mancati indennizzi. È chiaro che le cose non sono state gestite come dovevano essere gestite. In molti casi non sono state perfezionate le procedure d’esproprio”, rileva il primo cittadino svevo.
Tutolo elenca una lista di successi: i 3 milioni sul dissesto del Castello, i 2 milioni ministeriali sempre focalizzati sul Castello, il milione di euro per l’adeguamento sismico della scuola Manzoni, l’altro milione per l’istituto Lombardo-Radice, 600mila di progettazione per il dissesto dal Ministero dell’Ambiente, i 2,5 milioni per l’adeguamento della Scuola Tommasone, i 180mila euro per l’efficientamento energetico della Fasani. E altri 15 milioni sono al vaglio dei diversi uffici, tra la partecipazione al bando Community Library e Rigenerazione urbana e tanti altri. “Se fanno una corsa delle lumache, partecipiamo anche a quella. Speriamo molto in un bando sulla pista ciclabile. Si tratta di un intervento che collegherà Lucera2 e la 167 a Piazza Matteotti. Lungo il percorso, che costeggia Via delle Porte Antiche, ci sono 7 istituti scolastici e l’ospedale Lastaria, una pista di oltre 2 km per una buona pedalata”.
Chi prepara i bandi? Chi li compila? “La tecnostruttura lavora, ma siamo noi della Giunta e del Consiglio, che tutti insieme, diamo una mano a scrivere materialmente gli atti. Non c’è ingerenza con gli uffici, ma se vuoi che un’amministrazione funzioni devi interessarti personalmente dei bandi. Non puoi rischiare di perderli o peggio non puoi permetterti che le risorse ritornino indietro. Ci siamo avvalsi anche di un consulente esterno, il dottor Finetro. Ma bisogna lavorarci e crederci. Partecipare ai bandi è una delle poche attività piacevoli della politica di questi tempi”. Tutolo rinvia al mittente le accuse di chi in città pensa che l’amministrazione a dispetto della larga maggioranza ottenuta abbia fatto uno spoil system troppo ristretto. “Chiunque vuole può dare un contributo, la “giornata col sindaco” è aperta a tutti, meno a quelli che chiedono incarichi per sé. Mi dispiace ma quei tempi sono finiti, noi facciamo i sorteggi anche per gli incarichi fiduciari, è un dato oggettivo e misurabile”. E aggiunge: “Non c’è una sola amministrazione tra quelle che mi hanno preceduto che possa vantare in tre anni i finanziamenti che abbiamo ottenuto noi. Devono mettersi insieme tre o quattro giunte per raggiungere i nostri risultati e siamo ancora all’inizio. Non c’era una sola scuola adeguata a livello sismico,nel 2006 fu fatto un mutuo con Ubi di 15 milioni per adeguare gli istituti, di cui non c’è traccia. In tempi di magra, l’unica possibilità di un’amministrazione è attingere ai fondi pubblici, ma bisogna lavorare e crederci. Il Comune di Lucera partecipa a tutti i bandi”.
Al momento la percentuale di successo a Lucera è stratosferica, pari al 100%. Tutti i bandi sono andati a segno. “Stanno lavorando assessori e consiglieri. C’è una sinergia importante con i dipendenti e in Regione, dove devi stare continuamente. Per la rigenerazione urbana ad esempio meno del 10% dei progetti partecipanti sarà finanziato, la concorrenza è più che spietata. E adesso è molto più difficile di un tempo, perché i progetti devono essere cantierabili”. A tal proposito l’amministrazione del leader civico de La Pagnotta si è dotata di un regolamento, che permette ai giovani professionisti di affidare al Comune dei progetti in dono, per lavori fino ai 40mila euro. I progetti restano nel cassetto e alla bisogna, se c’è il finanziamento, con una turnazione trasparente, vengono recuperati con l’incarico allo studio di architettura o di ingegneria che li ha firmati. “L’idea è che il giovane progettista investa su se stesso e sul suo lavoro, verrà pagato se il Comune ottiene il finanziamento, cosa a cui noi ambiamo”, conclude il sindaco.