Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio hanno voluto mantenere il lemma dello scorso anno. Ma oggi quella lucerina è davvero la PrimaVera stagione. Una stagione che come ha sottolineato Carmelo Grassi del TPP “non sfigurerebbe in nessun grande teatro italiano”.
È finita da poco la conferenza stampa al Teatro Garibaldi con l’attore italiano reduce dal film “Dove non ho mai abitato” e l’amministrazione federiciana di Antonio Tutolo. L’assessora alla Cultura Carolina Favilla ha rimarcato l’amore dimostrato da Gifuni e dalla grande organizzatrice e manager teatrale Di Iorio per la comunità.
Ben 16 gli sponsor privati del cartellone: Carni& Affini con Andrea e Nicola Lioce, Paolo Petrilli, Marika Maggi, Filippo Montesi, Palumbo di Abate Carburanti, Pina Olivieri di Easy Fuel, Lucia Sacco, Marcello Mastrolilli, Stafania Ventriglia, Gianluca Abate, Ciro Calabria, Valeria Pitta e poi i singoli cittadini Pier Paolo Petrilli, Giuseppe Ciuffreda e Michele Coccia. “Sono per me non soltanto sponsor ma un esempio di cittadinanza attiva e di consorzio sociale. Ho sentito dall’amministrazione calore e affetto”, ha detto Gifuni dopo aver narrato il suo rapporto speciale col palco del Garibaldi e prima di illustrare la stagione concepita insieme allo “sguardo lucido e preparato di Natalia Di Iorio”, ormai innamorata di Lucera. Ma sono ormai tanti gli amici di Gifuni “stregati dalla città dal silenzio sospeso del castello”.
La PrimaVera Stagione inizia domani con “Non ti pago” della produzione Elledieffe, ultimo spettacolo per la regia di Luca De Filippo e della sua trasmissione familiare. La commedia, una vera macchina da risate, sta facendo il sold out in tutta Italia. E Gifuni si è augurato che possa riempire il teatro dell’Opera anche a Lucera, sebbene i biglietti siano stati messi in vendita solo 6 giorni fa.
Sonia Bergamasco inaugura invece il Garibaldi il 27 gennaio con “L’uomo seme”, una produzione congiunta tra Lucera e il Teatro Franco Parenti. La prima sezione di prove della curiosa ballata piena di vita dell’attrice insieme al quartetto vocale Faraualla e alle altre interpreti è nata questa estate a Lucera.
Il 14 febbraio sarà la volta di Ascanio Celestini con Pueblo all’Opera, la terza parte di una trilogia dell’attore di teatro di narrazione sugli ultimi in co produzione con RomaEuropaFestival. La grande storia di Eleonora de Fonseca Pimentel sarà al Garibaldi il primo marzo con “Leonor” per la regia di Carlo Bruni.
Arriva anche a Lucera il 26 marzo al Teatro dell’Opera “Qualcuno volò sul nido del cuculo” per la regia di Alessandro Gassmann che ha entusiasmato il Giordano lo scorso anno. Uno “spettacolo rock” secondo Gifuni, che ha personalmente scelto “La più lunga ora” in scena il 5 aprile scritto e diretto da Vinicio Marchioni, un attore dalla “presenza magnetica” scoperto da Luca Ronconi, che interpreterà il poeta pazzo Dino Campana.
Grande entusiasmo per “Mi sa che fuori è primavera” dal romanzo di Concita De Gregorio per l’adattamento di Gaia Saitta e la regia di Giorgio Barberino Corsetti il 21 aprile al Teatro Garibaldi. “Intercettare chi passava per la Puglia era semplice, noi li abbiamo convinti a venire anche solo per un giorno a Lucera, è stato un lavoro grosso”.
Si chiude il 10 maggio con “Roma ore 11” di Elio Petri diretto e interpretato da un gruppo di prime donne pluripremiate che hanno deciso di mettere su un piccolo collettivo “Miti pretese”. Lo spettacolo ha assicurato Gifuni, che lo ha visto in una vecchia falegnameria è un “godimento assoluto di recitazione e canto”.
Natalia Di Iorio è stata illuminante. “Ho incoraggiato ognuno degli attori seduti al tavolo, sono molto contenta della stagione. Sono spettacoli che piacciono a noi ma che servono anche a Lucera per costruire una consapevolezza di quello che gira nei teatri italiani”. Ricostituito anche il rapporto col TPP. “Oggi ufficializziamo un format che mi piacerebbe portare in tutti i teatri regionali della rete. Gifuni è stato elemento catalizzatore. Sono poche le amministrazioni che cercano la cultura teatrale, tutte vogliono il grande nome televisivo”.
Offrire 8 compagnie a Lucera è una cosa diversa rispetto all’organizzazione di una kermesse con 5 attori in monologo. Ma ha concluso l’attore Romano di prima generazione “si può e si se fare meglio”. Il prossimo obiettivo è coinvolgere la città “per crescere tutti insieme”, per creare una stagione in cui far vedere anche le produzioni del territorio e le tante anime culturali della città. Da Mediterraneo è Cultura alla Galleria Manfredi di Vito De Girolamo. Per spostare il riflettore dell’Italia su Lucera.