di ANTONELLA SOCCIO
Matteo Salvini, definito un “operaio della politica”, tornerà a Foggia in dicembre e troverà la nuova pattuglia di Foggia città, che conta tre consiglieri eletti al Comune e un consigliere alla Provincia. Con la presentazione ufficiale di Antonio Vigiano, Alfonso Fiore e Joseph Splendido nel movimento della Lega-Noi con Salvini, i tre ex civici hanno evidenziato davanti al coordinatore regionale Rossano Sasso, al cittadino Silvano Contini e al commissario provinciale Fanelli, la loro road map.
Vigiano e gli altri hanno assicurato di non voler fare i “giochi del centrosinistra” e del M5S, non si collocheranno all’opposizione. Vogliono finanche “redimere il Mainiero”, come ha specificato Vigiano. “Dobbiamo parlare con i partiti, il finalizzatore Landella deve riprendere il programma. Non faremo giochi per portare la sinistra al governo della città. Abbiamo interesse ad un programma di rilancio di Foggia”.
“La Lega è presente da 2 anni e mezzo in Capitanata e il progetto anche al Sud sta esplodendo. Noi attiriamo anche le liste civiche. La Puglia e la provincia di Foggia, orfane di una classe dirigente nella terra dei Taratella attrae molto mondo di centrodestra”, ha detto Sasso. Due moderati come Vigiano e Splendido potranno veicolare tesi anti migranti? A questa domanda i salviniani si scompongono.
“Chi sono i moderati? Cosa significa essere moderati? A Foggia c’è una maggiore percezione di insicurezza, ingiustizia e illegalità. C’è maggiore attenzione per chi è percepito come nuovo. Moderatamente faremo un presidio in quartiere ferrovia, a livello nazionale siamo contro l’approvazione dello Ius Soli, un tema che porteremo in tutte le città e all’isola pedonale. Noi rispettiamo le regole, in tutta la provincia. Non accetteremo mai l’epiteto di razzisti. Noi siamo territorialisti, abbiamo un movimento strutturato. Un docente foggiano ha vinto un ricorso con la bandiera della Lega, siamo entrati in mondi non nostri. I nostri 3 consiglieri vedranno come potranno favorire gli assegni, i bonus, l’assegnazione di case popolari. Prima ai foggiani. Prima gli italiani è il nostro programma. Molti del centrodestra, tra i vecchi moderati e noi preferiscono noi. Dalla Puglia usciranno diversi parlamentari”, assicura il coordinatore.
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“Stiamo cercando di metter su un mix di amministratori esperti e di militanti. Noi della Lega saremo la novità, vogliamo restare sotto il tetto del centrodestra e metterci il pepe. Nelle prossime ore ci mobiliteremo per evitare la soppressione del posto di polizia ferroviaria a Foggia, chiederemo che tutti i vigili urbani vengano dotati di arma di ordinanza, faremo pressione affinché il quartiere ferrovia venga bonificato una volta per tutte dalla delinquenza locale e straniera”, ha proseguito.
Sul rapporto con Landella, Vigiano ha rimarcato di non avere nessun “mal di pancia”. “Prendiamo il Malox – ha detto con sagacia – chiediamo che i Servizi Sociali cambino atteggiamento, chiediamo anche la rimozione dell’assessore, ma questo è un altro discorso”. Il loro peso adesso, locale e nazionale, è di tutt’altra natura. E il sindaco non potrà più ignorarli.
Joseph Splendido ha portato inoltre nel movimento tutti gli amici che hanno votato per lui alle provinciali, perché “quasi nessuno era di Forza Italia”. “Quasi tutti hanno seguito il mio percorso”. Da figlio di una famiglia che per 5 anni è stata in Argentina e per 25 in Francia, sente di avere la qualifica di moderato salviniano ed ex migrante. “Sono figlio di un immigrato, il mio nome Jseph non è casuale. Ma gli immigrati devono migrare per lavorare con un contratto di lavoro. Non tollero che le donne siano molestate al semaforo. Dobbiamo avere la certezza di sapere chi entra nel nostro territorio”.
La svolta sovranista è meno ardua per Alfonso Fiore, che viene dall’ex An. “Rivedo nella Lega i veri valori di una destra autentica, molto di più che nei Fratelli d’Italia”, ha detto alla nostra testata web.
Sugli alleati e sulle candidature alle prossime Politiche è tutto in fieri. Rossano in una chiacchierata informale ha ammesso di avere buoni rapporti con la Fondazione Tatarella, un ingresso da parte di uno dei fratelli Tatarella, Giuseppe o Fabrizio, non sarebbe astruso. Più interlocutorio il rapporto di amicizia tra Matteo Salvini e il senatore fittiano Lucio Tarquinio, che è rimasto per ora con Fitto. “Se anche volesse aderire, tale opzione dovrebbe trovare l’assenso del territorio prima.Noi siamo nella coalizione per la designazione dei candidati unitari nel collegio uninominale, siamo per votare a marzo. Noi ne chiederemo tanti per la Lega, in base alla forza e ai nomi che saranno proposti, la Lega. Matteo Salvini ci ha assicurato candidati a km zero, territoriali e identitari”.
Ancora al vaglio della commissione nazionale invece la posizione di Primiano Calvo e Saverio Siorini, entrambi presenti questa mattina.
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