
Prenderanno il via martedì prossimo, 26 settembre, le riprese del mediometraggio “E invece io”, film della durata di 40’ co-prodotto da JRStudio, Assut Group e Apulia Film Commission per la regia di Roberto Moretto (liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Davide Grittani, pubblicato dalla Biblioteca del Vascello e tra i candidati alla LXXI edizione Premio Strega). Si comincerà a girare da Santa Maria di Leuca, nei primi giorni della prossima settimana, per poi passare alle riprese che saranno invece effettuate a Foggia, più precisamente sul terrazzo del Palazzo delle Statue di Piazza Italia, dove il romanzo è stato ambientato in larga parte. Il piano di riprese prevede che il 26, 27 e 28 settembre la troupe sia impegnata appunto nel Salento, mentre dal 29 settembre in poi si trasferiranno tutti a Foggia dove, sia il romanzo che il film,concentrano la maggior parte della loro ambientazione (letteraria e quindi scenica).
Nei panni di Alberto Arioli, il giornalista lombardo emigrato in Puglia alle soglie dell’equatore della vita (ovvero i cinquant’anni), si cimenterà l’attore leccese Ippolito Chiarello, mentre al suo fianco l’affascinante ma equivoca Ivana ci sarà invece l’attrice molisana Paola Cerimele. Il resto del cast che farà parte del mediometraggio, nella prima tranche di riprese, sarà composto da Roberto Galano, Francesca De Sandoli, Marco Tornese e Giovanni Mancini. Il cast tecnico, invece, sarà composto da giovani pugliesi esperti nel mondo del cinema. “Spesso la forza lavoro di questo mestiere si va a cercarla fuori – spiega il regista, Roberto Moretto – invece, specie in questi ultimi anni, la Puglia ha creato lavoro e professionisti seri in grado di fare e produrre cinema più che egregiamente”.
Il film verrà montato tra novembre e dicembre ed uscirà ufficialmente nella primavera dell’anno prossimo: potendo godere del sostegno e del prezioso ausilio di Apulia Film Commission, sarà distribuito nei migliori festival del cinema e in tutte le rassegne nazionali e internazionali, poiché nelle intenzioni dei produttori c’è anche la volontà di lanciarlo in doppia lingua (italiano e inglese). “Si tratta di una esperienza artistica bellissima – ha continuato il regista – sappiamo che sarà faticosa e che troveremo mille ostacoli e problemi a cominciare dal fatto che, rispettando l’anima del romanzo di Grittani, si tratterà di un film quasi on the road. Non vediamo l’ora di cominciare, siamo carichi e vogliamo trascorrere giornate di lavoro intense e molto faticose, per portare a casa un film che possa restituire un senso autentico alla storia da cui abbiamo preso spunto”. Il titolo, del film e del romanzo, è tratto da una canzone di Riccardo Sinigallia, cantautore romano tra i più bravi e autentici della scena autoriale di questi ultimi vent’anni.