Dopo cinque anni di lavoro e ricerche, dal 7 luglio scorso le faggete vetuste della Foresta Umbra fanno parte del Patrimonio Naturale dell’Umanità, più propriamente conosciuto come Unesco. L’ufficialità dell’iscrizione da parte del Parco Nazionale del Gargano è avvenuta questa mattina, durante una conferenza stampa presso la Sala della Ruota di Palazzo Dogana.
La cerimonia di riconoscimento si è svolta però a Cracovia, all’interno della manifestazione “The World Heritage Commitee“, alla presenza di Alfredo Di Filippo, ricercatore dell’Università della Tuscia di Viterbo (DAFNE) che ha seguito l’iter di candidatura di tutti i siti italiani, ma che, proprio nelle faggete della Foresta Umbra sta effettuando un importante monitoraggio, per quanto riguarda la crescita giornaliera degli alberi, sulla storia ecologica e sulle dinamiche strutturali delle foreste vetuste. “Un risultato frutto di tantissimi anni di lavoro, fatiche, ma soprattutto di squadra a livello internazionale – ha dichiarato il ricercatore -. Un enorme valore per noi e per gli ambasciatori Unesco (coloro i quali hanno votato all’interno del comitato,ndr), nel riconoscere questo bene ecologico e biologico – ha aggiunto Di Filippo -. Un lavoro lungo cinque anni e che ha registrato presenze da capogiro: 12 paesi europei coinvolti, 78 faggete, 270 persone tra ricercatori, tecnici ed esperti a livello nazionale ed internazionale”. Gli ambasciatori premianti del comitato hanno premiato l’aspetto collaborativo che da questo momento il poi deve essere il motivo portante a livello europeo per sviluppare nuove politiche ambientali.
Soddisfazione e riconoscenza è stata espressa anche da Franco Tavaglione, Presidente Comunità del Parco Nazionale del Gargano; Nazario Palmieri, Comandante Carabinieri per la Tutela Forestale; Claudio Angeloro, responsabile UTB (Ufficio Territoriale Biodiversità), Raffaele Piemontese, assessore regionale Bilancio, Demanio e Patrimonio. “Un momento storico importante per il nostro territorio, grazie ad una forte sinergia tra enti locali, parchi e Stato” – ha precisato il presidente della Provincia, Francesco Miglio -.
“Un riconoscimento importante frutto del lavoro tecnico di esperti del nostro Parco e che hanno seguito tutta la durata dell’iter – ha detto il Vice Presidente Ente Parco Nazionale Gargano, Claudio Costanzucci -. E’ per me un riconoscimento che fa sintesi: mette al centro una caratteristica biologica del territorio, ma in momento particolare, quando a distanza di dici anni le fiamme sono tornate a distruggere parte del territorio, a causa di qualcuno che tenta in tutti i modi di minacciarlo. Il riconoscimento dell’Unesco è una scelta fondamentale anche per il turista che vuole visitare il Gargano. (Ricordiamo anche la Basilica di San Michele Arcangelo già Patrimonio dell’Umanità,ndr). In questo consiste il lavoro del Parco: tutela e valorizzazione dei suoi beni, con percorsi virtuosi al fine di far conoscere al mondo le sue peculiarità di carattere mondiale” – ha concluso.