Tappa a Roma per Pierpaolo D’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo. Per lui audizione in commissione antimafia accanto al presidente, Rosy Bindi. Occasione per fare il punto della situazione a due anni dallo scioglimento per condizionamenti criminali. Da poche settimane al timone dell’ente, il giovane primo cittadino del Pd ha parlato per circa un quarto d’ora. Sul piatto numerose questioni: “Appena insediato ho avviato un collegamento con le istituzioni. A cominciare dalle forze dell’ordine”. Il riferimento è soprattutto agli incontri intercorsi con il comandante provinciale dei carabinieri e il capitano della stazione di Monte. “Chiesta audizione anche al prefetto Maria Tirone con la quale mi incontro tra ogni 15 giorni per aggiornala sulle attività dell’ente”. Ho chiesto collaborazione perchè, essendo al mio primo mandato, e non avendo mai ricoperto cariche politiche, ovviamente l’inesperienza potrebbe portarmi a commettere degli errori”. D’Arienzo ha riferito di aver parlato più volte anche con il commissario Cantadori del Ministero degli Interni che si occupa di attività di monitoraggio. “Stabiliti frequenti scambi anche con lui”.
L’obiettivo, in buona sostanza, è ricucire ogni rapporto istituzionale. Sul fronte appalti, invece, si proseguirà con la Stazione Unica Appaltante della provincia di Foggia. “Nostra volontà è restare senza alcuna modifica”. Il lavoro, però, è appena all’inizio e tanto c’è ancora da fare per restituire legalità alla città di Monte. “Ci sono ancora elementi appartenenti alla macchina amministrativa da allontanare o far ruotare”, ha detto il sindaco.
D’Arienzo si è poi soffermato sui fatti di cronaca più recenti: “L’uccisione di un 23enne per futili motivi che ha scatenato una mobilitazione cittadina e l’incendio doloso di una giostrina per bambini. Vogliamo attuare un’operazione di pacificazione sociale. Abbiamo vissuto momenti drammatici, ricordo gli anni bui della faida, ad esempio. Monte è una comunità ferita dove vive tanta brava gente. Anche chi risiede fuori ritorna spesso perché ha investito nel proprio paese. Ma ci portiamo avanti la difficoltà di sradicarci dalla presenza della criminalità”.
Infine un passaggio sul nuovo scacchiere comunale: “Età media di 39 anni in consiglio comunale dove sono presenti 4 consiglieri appartenenti alla minoranza del consiglio sciolto due anni. Più un altro (Ferosi, ndr) presente nella scorsa amministrazione e da poco subentrato a Donato Troiano. Tutti gli altri sono alla prima esperienza”.