
Potrebbero aver tirato un sospiro di sollievo agli Ospedali Riuniti, dopo la circolare diramata dalla Regione Puglia qualche giorno fa. Difatti, secondo una prima lettura, per gli effetti del decreto Madia, sarebbe saltata la prima procedura di selezione dopo molti anni. Ovviamente, la stessa sorte sarebbe capitata alle procedure avviate nelle altre aziende pugliesi, per via del “canale privilegiato” riservato alle stabilizzazioni del personale con contratto a tempo determinato da almeno 3 anni. Il paletto della priorità a chi ha un contratto non dirigenziale a tempo determinato (per il periodo 2018-2020) resterebbe, ma allo stesso tempo sarebbero salve alcune procedure per le nuove assunzioni.
La questione è emersa durante uno degli ultimi incontri periodici a Bari e sarebbe in discussione negli ospedali e nelle Asl alle prese con l’annoso problema della carenza del personale. Il piano di riordino prima e il piano operativo poi, hanno di fatto paralizzato per molti anni – dai tempi della giunta guidata da Nichi Vendola – gli organici della sanità. Perciò i manager, dopo il miglioramento dei conti, hanno provato ad anticipare le procedure per le nuove assunzioni in attesa dell’okay definitivo della Regione. Il direttore dell’Asl di Foggia, Vito Piazzolla, sostiene che “non ci sarà alcun problema per le nuove assunzioni”: “Non si tratta di stabilizzazioni, ma di internalizzazioni. Chi ha fatto già qualche concorso prima – commenta – avrà la priorità”.
Dagli Ospedali Riuniti, il direttore amministrativo Michele Ametta fa sapere che “la direttiva della Regione Puglia verrà presa in considerazione all’indomani del 31 dicembre 2017, perché solo allora potremo sapere chi avrà maturato i requisiti per la stabilizzazione nel triennio 2018-2020. Attualmente, non possiamo modificare il fabbisogno occupazionale dell’azienda”. Dunque, stando così le cose, i giochi resterebbero immutati. Lo scenario cambierebbe, invece, dal 2018: da allora si comincerà a parlare concretamente del “superamento del precariato nella sanità pugliese”. Qualcuno ha già criticato il tempismo dell’operazione, alla vigilia della tornata elettorale delle Politiche che vedranno il governatore (e assessore alla Sanità) Michele Emiliano in prima linea. Anche perché in passato una decisione simile è stata presa dall’ex governatore Vendola.
Nelle direttive di Bari, infine, c’è anche un capitolo sulla stipula di “contratti di lavoro flessibile” per il personale medico, tecnico-professionale e infermieristico. L’obiettivo è quello di superare l’annoso problema del rispetto delle disposizioni dell’Unione europea in materia di articolazione dell’orario di lavoro e di assicurare i livelli essenziali di assistenza. La stipula di questi contratti, tuttavia, potrà essere stipulata solo fino al 31 ottobre 2018.