Almeno sei sospettati e una testimone oculare. Queste le ultime novità sull’agguato in profumeria stamattina in via Don Minzoni a San Severo. L’uccisione di Nicola Salvatore detto “Nicolin dieci e dieci” e della moglie Isabella Rotondo, rispettivamente di 56 e 55 anni, ha scosso l’intera comunità. I coniugi sono stati barbaramente ammazzati da due killer, giunti nell’attività commerciale a bordo di uno scooter, attorno alle 9 e 30 di questa mattina.
Sul caso continua senza sosta il lavoro della squadra mobile di Foggia e del commissariato sanseverese. Sei gli stub eseguiti su altrettanti sospettati per verificare se questi soggetti abbiano utilizzato armi da fuoco nelle ultime ore. C’è anche una testimone oculare, si tratta della suocera di Nicola Salvatore. La donna era all’interno della profumeria al momento dell’agguato ma, per cause da chiarire, è scampata alla mattanza. Non ci sarebbero altri testimoni ma la videosorveglianza presente nella zona potrebbe dare una mano agli investigatori. Sul luogo del duplice omicidio, la polizia ha repertato sei bossoli calibro 9×21.
La pista privilegiata dagli inquirenti pare essere quella che rimanda alla morte di Mario Morelli, il 17enne ucciso a ottobre 2016 dal figlio della coppia trucidata stamattina. L’ipotesi della vendetta, però, non è l’unica analizzata dalla polizia. Nicola Salvatore era nome noto alle forze dell’ordine da diverso tempo, coinvolto nel 1995 nel blitz “Day Before”, durante il quale vennero effettuati decine di arresti per droga, armi, estorsioni e omicidi. A dicembre scorso, invece, “Nicolin dieci e dieci” scampò ad un agguato mentre era in compagnia di un altro soggetto pregiudicato. Nonostante quell’episodio, non risulta che l’uomo si sentisse in pericolo di vita.