Nella tarda mattinata odierna, nell’ambito di un’intensa indagine fondata su attività tecniche, numerose acquisizioni dei sistemi di videosorveglianza, interrogatori di vari testi, coordinata sin dalle prime battute dalla Procura della Repubblica di Foggia nella persona del pm Ileana Ramundo e successivamente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Bari nella persona del pm di turno Spagnuolo, agenti della squadra mobile di Foggia e del commissariato di San Severo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un giovanissimo sanseverese, S. F. classe 2000, raggiunto e arrestato mentre si trovava nella sua abitazione. Provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Bari.
Il 16enne è ritenuto responsabile dell’omicidio consumato a San Severo, in vico del Tesoro, nella serata del 6 ottobre ai danni di Mario Morelli, classe 1999, e del tentato omicidio ai danni di altro coetaneo, attualmente ricoverato presso il reparto di chirurgia dell’ospedale di San Severo.
Si è potuto accertare che l’agguato mortale teso dall’omicida ai danni dei due ragazzi era da ricollegare ad una pregressa lite verbale avuta un’ora prima con il giovane successivamente ferito, nella zona della città vecchia. Contrasti inerenti la relazione sentimentale che l’assassino aveva con la sorella del ragazzo ferito e la circostanza che anche Morelli nutrisse un interesse nei confronti della stessa ragazza.
Dopo circa un’ora dalla lite, l’assassino aveva contattato al cellulare i due ragazzi che all’appuntamento si erano presentati a bordo di uno scooter. Ma all’incontro, il 16enne ha fatto fuoco uccidendo Morelli e ferendo l’amico.
Dopo le formalità di rito, S.F., figlio di un noto pregiudicato della criminalità sanseverese (Nicolì diec’ e diec’), è stato condotto presso l’istituto per minori di Bari.
“Va rimarcato – fanno sapere gli inquirenti – lo spirito di collaborazione delle varie persone ascoltate dagli organi investigativi nel corso dell’indagine”.