A Bari si è discusso, in terza commissione, si è discusso di Sanitaservice e tutte le problematiche connesse, alla presenza del presidente Pino Romano e del segretario generale della Giunta, Roberto Venneri. Il tavolo istituzionale costituito per valutare la possibilità e l’opportunità politica, oltre che tecnica, di ricondurre ad un unico soggetto le società in house, ha completato il suo lavoro. Il gruppo di lavoro ha preso in esame le sette società operanti dividendole in 5 macro aree, ha analizzato tutto il quadro di riferimento normativo, giungendo alla considerazione della legittimità dell’affidamento in house, anche in funzione del cosiddetto decreto Madia. L’opzione di ricondurre tutto ad un unico soggetto sarà definita attraverso un percorso da costruire con linee guida omogenee. L’esito del lavoro svolto è stato consegnato al presidente della Giunta, al capo di Gabinetto ed al responsabile delle politiche della salute. Anche la III Commissione, una volta presi in esame i risultati dello studio realizzato, esprimerà una valutazione su questa materia, anche attraverso una risoluzione politica.
Sindacati: “No allo smantellamento”
“In un periodo di attacchi continui ai lavoratori ed ai loro diritti, non poteva certo mancare l’ennesimo attacco alle Sanitaservice pugliesi, società in house delle Asl, nate per porre fine a decenni di malcostume politico-affaristico-malavitoso che girava intorno alle esternalizzazione dei servizi sanitari”. A dichiararlo è il coordinatore Usb, Santo Mangia. “Come Usb siamo rimasti allibiti allorquando il primo maggio su vari giornali regionali si dava per scontato lo smantellamento delle sette società in house a favore di una società unica regionale. Ci aspettavamo un smentita immediata ed ufficiale da parte del presidente della Regione Puglia Emiliano, anche in virtù dell’impegno personale preso a Foggia con la affermazione che ‘.. le Sanitaservice non si toccano, dovranno passare sul mio corpo..’, invece c’è stato il silenzio assoluto con una sempre più grande apprensione da parte degli oltre 5000 lavoratori per il loro futuro”. “Abbiamo più volte chiesto lumi al governatore – prosegue -, ma non abbiamo mai avuto risposta. Per questo – conclude – abbiamo indetto una prima giornata di sciopero di tutto il personale delle Sanitaservice pugliesi per il giorno 31 maggio 2017 con presidio presso la sede della Giunta regionale a partire dalle ore 10. La partecipazione si prospetta molto alta in considerazione delle molteplici adesioni che stiamo registrando dalla provincia e dalla regione, a dimostrare che i lavoratori hanno acquisito la responsabilità di lottare per i loro diritti e la loro dignità. Diritti e dignità riconquistata che non potrà mai essere svenduta”.