Era stato convocato questa mattina – in via d’urgenza – alle 9:30 il consiglio comunale a Palazzo di Città. Sei gli argomenti all’ordine del giorno, tra cui la richiesta di permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici (ex art.14 1 bis del DPR N.380 del 2001 e s.m.i. ), attestazione di pubblico interesse, a capo della ditta Meridiana s.r.l. La seduta, al momento, è stata rinviata a data da destinarsi. Inoltre, il sindaco Franco Landella, ha ritirato la proposta deliberativa concernente la “Revisione straordinaria delle partecipazioni del Comune di Foggia”, che risultava iscritta al primo punto del giorno. “Il 9 agosto 2016, la “Meridiana s.r.l,” – scrive in una nota il consigliere comunale Giuseppe Mainiero – ha presentato, l’ennesima istanza variante (non può essere definita diversamente) di “Progetto di ristrutturazione con mutamento di destinazione d’uso da “residenze turistico alberghiere” a “civili abitazioni, negozi/uffici e boxes/posti auto” di un fabbricato sito in Foggia al Corso del Mezzogiorno”, il cui primo permesso di costruire seguito da altre tre varianti risale al 2006 e ad oggi vede il compendio immobiliare non ancora terminato. A fronte di questo cambio di destinazione che presupporrebbe un’attestazione di interesse pubblico, la società richiedente tra l’altro tornerebbe in possesso di 1600 mq di parcheggio pubblico e cederebbe in compenso otto appartamenti, una quantità inferiore di aree destinate a parcheggio oltre che dovute urbanizzazioni.
La richiedente porterebbe così “a casa” 72 appartamenti con i relativi box e dopo oltre undici anni, comincerebbe a terminare un edificio che da anni è lì, senza mai essere stato la residenza turistico-alberghiera che doveva essere nell’originario progetto. Secondo il Servizio Edilizia Privata e Residenziale nel caso di specie, il ricorso al permesso in deroga alla disciplina urbanistica vigente rappresenta uno dei possibili strumenti normativi atti a sostenere iniziative di trasformazione dell’esistente, consentendo di adeguare in tempi congrui prescrizioni obsolete e/o rigide del piano regolatore vigente qualora si presentino iniziative progettuali con reali condizioni di operatività e sostenute da un riconosciuto interesse pubblico che il Sevizio ravvisa nella proposta di Meridiana s.r.l.= Il Servizio Edilizia Privata e Residenziale nella sua proposta ha citato anche due provvedimenti del Consiglio di Stato che non hanno nulla a che vedere con l’oggetto della delibera.
La presente proposta non meriterebbe nemmeno di essere presa in considerazione e rappresenterebbe l’ennesimo regalo a chi non completa a chiede varianti su varianti in attesa di un’adeguata programmazione degli strumenti di regolamentazione urbanistica che mai avverrà perché farebbe venir meno il controllo politico amministrativo sul comparto edile. Quanto innanzi, a parere dello scrivente, viola tutti i precetti normativi in materia di urbanistica e magari per quanto par di razionalmente comprendere, unicamente andando a vedere lo scheletro dell’edificio, viene incontro a quello che era l’obiettivo che si era prefisso Meridiana s.r.l., ovvero di realizzare residenze sin dall’inizio dell’edificazione del compendio immobiliare, che il Servizio Edilizia Privata e Residenziale dimentica essere iniziata mercé il rilascio di un titolo abilitativo in variante. In buona sostanza, a Foggia avremmo la variante di variante, di variante che per di più risulterebbe di interesse pubblico. Il primo titolo abilitativo rilasciato per il fabbricato, ad oggi non ancora ultimato, lo ricevette la La Notte Center s.r.l. con il permesso di costruire numero 33 del 2006. Successivamente la originaria dante causa La Notte Center s.r.l. in pochi mesi ottenne un permesso di costruire in variante e precisamente il numero 83 del 2006 ed è stato poi volturato in capo a Meridiana s.r.l. con atto di voltura numero 72 del 2007. Meridiana s.r.l. a sua volta, ha poi conseguito due ulteriori permessi in variante e precisamente il numero 84 del 10 ottobre 2007 e il numero 92 del 25 agosto 2008 del 2008.
L’ultima istanza di proroga fine lavori a me nota è del 1° settembre 2011. In buona sostanza, da oltre dieci anni vi è un cantiere con un edificio che doveva essere un albergo costruito in variante, che non è mai stato completato, che non è mai stato concepito come tale e che oggi vorrebbe conseguire la medaglia di edificio di “interesse pubblico”. Dovrebbe avere un altro interesse, non certo quello. Nulla dice il Servizio sulle ragioni dello svincolo di 1.600 mq di posti auto che sono già nella proprietà del Comune di Foggia. Nulla dice il Servizio in ordine al fatto che Meridiana s.r.l., ove passasse la proposta di delibera in ordine al computo degli oneri di urbanizzazione straordinari, sarebbe esentata. Nulla dice il Servizio, sulle varianti che hanno caratterizzato l’iter di un edificio che fisicamente esiste, che non è ultimato, che non ha mai avuto per un solo secondo la destinazione originaria. Il Servizio cita norme che si attagliano all’esistente, all’utilizzato, giammai all’edificando. Non merita nemmeno un velo pietoso la citazione di provvedimenti del Consiglio di Stato che avvalorerebbero la tesi del Servizio e che in realtà discorrono del Fondego dei Tedeschi a Venezia e demanio marittimo. Da ultimo, anche a voler fare i fattucchieri dell’urbanistica, dovremmo conteggiare un serio utile per il Comune di Foggia. Così invece in cambio di otto appartamenti si regalano al privato che avrebbe dovuto fare un albergo, settantadue appartamenti che l’impresa cederà sul mercato privato riprendendosi per di più un parcheggio di 1.600 mq. È mai concepibile in un caso che già è finito sotto l’occhio di ingrandimento dell’Autorità Giudiziaria, non presentare nemmeno uno schema economico, non discorrere del disvalore dell’area che vede collocata una struttura residenziale laddove non avrebbe alcuna razionale ragione urbanistica di esistenza. E’ concepibile non verificare se non siano scaduti i termini di edificazione oppure a Foggia, da oggi in poi è sufficiente dare qualche appartamento da dedicare all’emergenza abitativa per sanare situazioni del tutto fuori da ogni razionale previsione urbanistica? La verità su questa proposta di delibera è facilmente immaginabile ma non è da me riferibile in questa sede. La riprova di quanto appena affermato è l’ennesimo rinvio della trattazione di questo punto per riferiti impegni istituzionali del Sindaco. Il Consiglio Comunale convocato ieri in via d’urgenza per giovedì 23 marzo, con altrettanta urgenza viene revocato. Trovo naturale aver timore di esprimere un voto favorevole a questa proposta di delibera del Consiglio Comunale. Trovo naturale avere coraggio di denunciare quotidianamente le cose fatte male e in danno di questa esausta Città”.