Un investimento da 10 milioni di euro per mettere in sicurezza e ammodernare la strada provinciale 109 che collega Lucera a San Severo. L’arteria è importante perché interseca la Lucera-Campobasso e alla Statale 16 Foggia-San Severo. Il progetto esecutivo è stato presentato oggi a Palazzo Dogana dal sindaco di Lucera, Antonio Tutolo, e dal dirigente Giovanni Di Cesare. “Questo investimento è notevole rispetto alla media degli interventi su arterie simili in Capitanata – ha spiegato Tutolo – perché ci sono problemi di dissesto. Finalmente, però, definiamo un importante intervento”. Ma non basta. “La situazione delle strade è disastrosa – continua il primo cittadino -, per di più negli ultimi tempi sento cose assurde, per esempio che le strade provinciali debbano passare ai Comuni: se così fosse saremmo alla follia. Per esempio, la Lucera-San Giusto dovrebbe diventare di competenza del Comune, qualcuno ha perso la bussola evidentemente…”.
Ad entrare nel dettaglio del progetto, per il quale è prevista la gara d’appalto nei prossimi mesi, il dirigente Di Cesare. “La spesa dell’ultimo lotto sarà più altra, circa dieci milioni per cinque chilometri, perché c’è da risolvere la situazione di pericolosità idraulica determinata dai due canali Ferrante e Santamaria. Rifare questi canali comporta impegni di spesa importanti. Per il resto, si tratta di un intervento che non presenta particolari difficoltà tecniche. Procederemo agli espropri per allargare la strada di un paio di metri”.
Una parte delle risorse dell’intervento rinviene dai ribassi delle gare sui fondi regionali (ad esempio i lavori sulla Lucera-Pietramontecorvino e su Alberona), altri 200mila euro arrivano dalla Provincia. In tutto questo, però, non c’è traccia delle piste ciclabili, come sottolineato dal consigliere comunale di Foggia, Vincenzo Rizzi. “È un obbligo di legge, perché ogni volta vi limitate a prendere progetti dai cassetti senza ripensarli? Avete fatto lo stesso errore della Manfredonia-Zapponeta…”. A replicare è lo stesso Tutolo: “Si tratta di un nuovo lotto di un’opera iniziata diverso tempo fa, per questo non poteva essere prevista ora la pista ciclabile, avremmo corso il rischio di una realizzazione a metà, generando così un vero e proprio scandalo. Purtroppo – conclude – doveva essere prevista all’inizio, ma nessuno ci ha pensato…”.