Cannabis, entra nel vivo la battaglia per legalizzarla. A Foggia Radicali e Giovani Pd marciano insieme

Dire basta al mercato nero della cannabis si può. I prossimi 22 e 23 ottobre anche Foggia aderirà alla mobilitazione nazionale. Questa mattina, presso la sede dell’Unione provinciale del Pd di Capitanata, radicali e giovani democratici hanno presentato la campagna di raccolta firme sulla proposta di legge d’iniziativa popolare sulla legalizzazione della cannabis.

Quello della cannabis è un tema che da sempre divide il nostro Paese e anche il nostro Parlamento. Al momento c’è una proposta di legge sottoscritta da 218 deputati, trasversale e che coinvolge tutti gli schieramenti politici. Se ne doveva discutere a fine luglio, ma è stato rinviato a settembre, dopo che erano stati presentati ben 1700 emendamenti, cioè proposte di modifiche al testo, un modo per impedirne l’approvazione. Secondo la proposta di legge, i maggiorenni potranno detenere una modica quantità di cannabis per uso ‘ricreativo’, cioè per fumarsela: 15 grammi a casa, 5 grammi fuori casa. Divieto assoluto invece per i minorenni.

Questa è una riforma che toccherebbe il sistema della giustizia e colpirebbe la criminalità organizzata – spiega Riccardo Magi, segretario nazionale di Radicali Italiani -. Il mercato delle cosiddette ‘droghe leggere’ è in continua espansione e ne aumentano i consumatori. La riforma toccherà anche il rapporto tra Stato ed individuo. Pensate che nelle carceri italiane c’è un 70 % di persone che ha problemi di dipendenza. Lo Stato deve smetterla di illudersi di poter influenzare gli stili di vita delle persone, punendole e reprimendole. In Portogallo c’è ormai da 15 anni, una legislazione che ha decriminalizzato l’uso di tutte le sostanze stupefacenti. Ci sono stati risultati incredibili in termini di riduzione della criminalità e in termini di capacità delle istituzioni di aiutare i cittadini con le loro dipendenze. Questo fine settimana c’è una mobilitazione straordinaria ‘Legalizziamo days’, tre giorni in cui contiamo di raccogliere le ultime firme che si sommeranno alle  52mila già ottenute. L’11 novembre poi, saranno consegnate alla Camera dei Deputati” – ha concluso il segretario nazionale.

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La Puglia e la Capitanata hanno dato una risposta importante con diversi punti di raccolta attivi, anche in zone difficili del nostro territorio e con un ottimo riscontro. Queste battaglie che bisogna portare avanti non per appartenenza ma per identità” – spiega Norberto Guerriero segretario associazione radicale di Foggia “Mariateresa di Lascia”.

In provincia di Foggia sono state raccolte oltre 2mila firme – aggiunge Guerriero -, nonostante le poche forze che abbiamo in campo credo sia un risultato più che soddisfacente. Sabato 22 ottobre raccoglieremo le firme anche presso la Casa Circondariale di Foggia, dove ci sono molti detenuti per reati dovuti all’uso e cessione di stupefacenti. E non facciamo tutto questo solo perchè siamo a favore della depenalizzazione ma per permettere a chi è all’interno di queste strutture, come il carcere, di poter esercitare quello che è un proprio diritto di partecipazione attiva alla nostra Repubblica. Questa sarà anche l’occasione per manifestare in maniera forte la nostra adesione, con  la marcia del 6 novembre indetta dal Partito Radicale per l’amnistia, libertà, giustizia e tutela dei diritti umani”.

Alla conferenza stampa di questa mattina hanno partecipato anche Francesco Di Noia, segretario regionale dei Giovani Democratici, Andrea Trisciuoglio, segretario associazione “LapianTiamo” e Luca Grieco, segretario provinciale dei Giovani Democratici di Capitanata.