Importanti novità per gli ospedali ‘Lastaria’ di Lucera e ‘Masselli Mascia’ di San Severo, per i quali il presidente del gruppo Area Popolare, Giannicola De Leonardis, aveva presentato degli emendamenti al Piano di riordino varato dall’esecutivo regionale, discussi oggi in III Commissione, presente il direttore del Dipartimento Sanità Giovanni Gorgoni. Non ci sono novità – dunque potrebbero essere confermati i tagli della delibera di Giunta – per Manfredonia e Cerignola, che adesso attendono la scure che arriverà dall’alto.
Per quanto riguarda la struttura lucerina, non potrà ritornare alla classificazione di ospedale di base perché “salterebbe l’impianto complessivo del Piano e verrebbe cassato dal Ministero”, ha spiegato Gorgoni, ma è stata accolta la richiesta di De Leonardis della dotazione aggiuntiva di 20 posti letto di Medicina, ma non per Oncologia, perché mancano i servizi parallelamente offerte da strutture quantomeno di primo livello. Oncologia potrà comunque contare su 14 posti in day service (sempre oggetti di apposito emendamento) per garantire assistenza e cure in loco senza lo stress di ulteriori spostamenti verso altre strutture.
Per quanto riguarda il nosocomio sanseverese, manterrà il servizio di Cardiologia con Utic ed Emodinamica h24, con passaggio dalla classificazione CU a CUE (anche se il numero complessivo di Emodinamiche in Puglia è elevato rispetto ai parametri fissati dal Ministero. Ma il governo regionale manterrà quelle previste nella definitiva stesura del Piano, che verranno sottoposte a successive verifiche sugli effettivi volumi ed esiti). Ancora, accolti gli emendamenti per 4 posti in Oncologia (Struttura semplice), per il ritorno di Rianimazione (Struttura semplice) a 8 posti dai 6 previsti dalla prima stesura della bozza di Piano, per 4 posti (2 più 2) per Pediatria e Neonatologia.
“Sono soddisfatto perché sono state superate le principali criticità emerse dopo la presentazione del Piano di riordino presentato al Ministero, che non solo provocavano forte apprensione nelle comunità locali, ma rischiavano di disperdere un patrimonio di professionalità e strutture diventato negli anni un riferimento importante e di assoluta qualità”, il commento di De Leonardis. Sul tema è intervenuta anche la consigliera del M5S Rosa Barone: “Per quanto concerne il mantenimento del reparto di Nefrologia per l’ospedale di Cerignola, non passa il nostro emendamento per lasciare invariata la situazione, poiché occorrerà valutare prima i volumi e gli esiti del reparto a confronto con gli altri in Puglia, trattandosi di reparto ad alta professionalità prima di porre in essere delle soluzioni per capire se può rimanere o meno. Di qui il nostro impegno affinchè un servizio così specifico, non venga tolto al nostro territorio. Stabile la situazione per gli ospedali Riuniti di Foggia, mentre per quanto riguarda l’emendamento sulla previsione di un pronto soccorso pediatrico il Consiglio regionale specifica che rimane prerogativa del direttore generale, in capo all’azienda sanitaria preposta. In realtà mi sono subito attivata e contattato il DG del Riuniti di Foggia (Antonio Pedota), il quale ci ha confermato che è nelle intenzioni dell’ospedale del capoluogo strutturarne uno, il problema a oggi è la mancanza di personale, per questo ho chiesto di poter continuare ad utilizzare gli specializzandi in pediatria, che sono medici a tutti gli effetti, per smistare almeno i codici bianchi in un pronto soccorso per i bambini: mancherebbero al momento gli infermieri, a questo punto si prevederà di fare un pronto soccorso pediatrico quando ci sarà personale infermieristico che verrà assunto con i prossimi concorsi previsti dalla regione, in accordo con azienda ospedaliera di Foggia, presumibilmente già entro fine anno. Continueremo a vigilare e proporre. Invariata – continua – la situazione per Manfredonia rispetto le precedenti modifiche, mentre a Lucera abbiamo votato a favore dell’incremento di 20 posti letto, e del mantenimento dei posti di Oncologia in ‘day service’. Ad ogni modo il Lastaria, non potrà purtoppo tornare un ospedale di base in quanto l’impianto complessivo del Piano verrebbe compromesso e bocciato poi nella sua interezza dal Ministero, di qui l’evidente fallimento del piano di Emiliano sugli ospedali, che ricorda ancora una volta quanto sia incapace nella sua poltrona da assessore all Sanità”. Dello stesso avviso il vicepresidente del Consiglio, Giandiego Gatta: “Vigileremo per evitare qualsiasi bluff, non permetteremo riduzioni di reparti e funzioni soprattutto in ospedali come Manfredonia, dove d’estate la popolazione di riferimento raddoppia con i flussi turistici”.