A poche ore dal via del Festival della Dieta Mediterranea di Alberona dal tema “Lo stile di vita è per sempre”, si continua a parlare di sana e corretta alimentazione, principio cardine del vivere mediterraneo, imitato in tutto il mondo. Palazzo Dogana a Foggia ha ospitato, ieri pomeriggio, il seminario di reclutamento per il Med-Food Anticancer Program edizione 2016-2017: programma di promozione dell’alimentazione mediterranea e dell’attività motoria nella popolazione adulta, con lo scopo di prevenire l’insorgenza di patologie tumorali.
“Parlare di malattia significa fare i conti con le abitudini quotidiane. La salute, per noi medici, è un bene collettivo, che non va tutelata singolarmente”, confessa Michele Panunzio, direttore del SIAN ASL FG-Sud. “Comunicare la scienza è difficile, ma esiste un’approssimazione alla verità. Una delle raccomandazioni del WCRF (World Cancer Reseach Fund) è di mantenere un peso costante e sano per tutta la vita. Le diete ricche di zuccheri promuovono la cancerogenesi. Si parla di carne rossa, sì, ma non è la carne rossa in sé ad essere cancerogena. Lo è il ferro-eme, così chiamato e, attenzione anche alle carni cotte ad elevate temperature”, precisa il medico.
Il seminario si è rivelato utile ad ospitare un grande ambasciatore della cultura enogastronomica pugliese nel mondo, lo chef orsarese Peppe Zullo. “Oggi si dedica sempre meno tempo alla ricerca del cibo di qualità. Bisogna investire più tempo e soprattutto denaro. Mi rendo conto di quanti discount ci siano in città, e non parlo solo di Foggia. Compriamo cibi senza sapere da dove provengono”, spiega lo chef orsarese. “Le allergie, le intolleranze, le malattie sono il risultato di tutto questo. Io quando cucino mi sento responsabile per la salute pubblica della gente, mentre molti miei colleghi sono completamente insensibili. Negli ultimi tempi, ad esempio, sono aumentate le richieste di menù per persone intolleranti al glutine, un dato sicuramente da non sottovalutare. Dieta mediterranea vuol dire fare attenzione ai prodotti che acquistiamo prima di portarli in tavola”, raccomanda Zullo. “E’ necessario partire sempre dalle materie prime, ed evitare il più possibile tutto ciò che è confezionato. In giro per il mondo c’è tanta voglia di Puglia, perchè ci considerano ricchi, una cucina, quella locale, che ci invidiano ovunque”.