Tirano un sospiro di sollievo i lavoratori del Cup (centro unico prenotazioni) degli Ospedali Riuniti di Foggia. Nei giorni scorsi, infatti, come riferito dalla Uil, è stato trovato l’accordo con la Gpi di Trento. Eliminato, rispetto alle previsioni iniziali, il periodo di prova (60 giorni). Previsto il tempo indeterminato (anziché il tempo determinato). L’inquadramento contrattuale sarà quello del Multiservizi (e non quello dei Metalmeccanici, perché meno garantito). E si passerà da 36 a 40 ore (full time), “in modo da far restare invariato il monte stipendiale annuale”. “Abbiamo fatto anche un’altra modifica radicale – spiega Elio Dota della Uil -, il contratto individuale dei lavoratori rientrerà nell’appalto dell’azienda di viale Pinto e non nel Cup dell’Asl di Foggia”.
Dunque, sarebbero rientrate tutte le preoccupazioni esternate dalla politica con il Movimento 5 Stelle e con l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, che aveva stigmatizzato le differenze stipendiali rivenienti dal passaggio alla nuova società. Resta l’incognita delle nuove assunzioni. “Non entriamo nel merito delle intenzioni dell’azienda sul punto – ha chiosato ancora Dota a l’Immediato -, ma abbiamo criticato la decisione dell’azienda di prevedere nuove unità con un contenzioso aperto in corso”. Non è escluso, dunque, che nei prossimi mesi si potrà procedere con la selezione di ulteriore personale da destinare al servizio. “Avvertiamo il dovere di ringraziare in modo non rituale anche la vicinanza politica istituzionale dall’assessore ragionale Raffaele Piemontese – ha aggiunto il sindacato – perché ha assicurato peso specifico al tema dalla continuità, il cardine attorno a cui ruotava e ruota tutta la complessa questione legata all’esternalizzazione del Cup per i ticket”. “Anche i temi di più stretta natura sindacale, come l’incremento a 40 ore dal tempo lavoro, l’eliminazione del periodo di prova e l’adeguamento dell’inquadramento contrattuale – spiega il segretario della UILTuCs – sono a ben vedere conseguenze della valorizzazione dei 9 anni vantati dalla platea dei lavoratori storici”.
I 21 lavoratori del Cup attivo nel plesso principale e nel plesso della Maternità di viale Luigi Pinto, oltre che nel servizio telefonico, avevano proclamato lo stato di agitazione un mese fa quando, con il subentro dalla Gpi di Trento, aggiudicataria dell’appalto che ha esternalizzato il Cup per i ticket, si arano visti decurtare 250 euro sulle buste paga mensili e imporre 6 mesi di prova.
“L’eliminazione dal contratto individuale di lavoro dell’utilizzo dei lavoratori non solo presso il Cup degli OO.RR. ma anche presso il Cup Asl, è destinato a far ‘scuola’ poiché rappresenta un’importante applicazione dal principio affermato da recenti sentenze sia dal Tar Puglia che del Consiglio di Stato – conclude Dota -, secondo cui il lavoratore deve mantenere lo stesso posto di lavoro anche nel nuovo appalto aggiudicato alla subentrante, soprattutto quando la continuità e la stabilità occupazionale dei lavoratori si riflette sul servizio specifico di interesse economico generale rivolto agli utenti”.
Inoltre è stato concordato il prosieguo del confronto con la GPI Gpa a settembre sulla organizzazione del lavoro a dei DPI in materia di sicurezza sul lavoro.