Tutti decisi a smantellare (gradualmente) il Gran Ghetto di Rignano. Stamattina ennesimo vertice in prefettura a Foggia alla presenza del governatore Michele Emiliano e dei rappresentanti delle forze dell’ordine. In autunno inizieranno le operazioni di trasferimento dei cittadini stranieri in altre zone dell’Alto Tavoliere, in particolare tra San Severo e Apricena dove saranno allestiti nuovi spazi. “Stiamo per realizzare in un’area in agro di San Severo ma di proprietà della Regione, un campo di tende con docce e servizi igienici – annuncia Emiliano – per accogliere i lavoratori della campagna, senza dei quali sarebbe impossibile gestire l’agricoltura”. Non è mancata una battuta sullo stato attuale del Ghetto di Rignano: “Situazione indecente. Manca tutto, dall’igiene alla sicurezza. D’altronde stiamo parlando di un’area sotto sequestro (ma con facoltà d’uso, ndr), che dovrà essere smantellata nei prossimi mesi”.
Si sta lavorando, in buona sostanza, ad una serie di iniziative per favorire il graduale e volontario allontanamento degli immigrati, che in numero consistente e significativo si sono concentrati nell’insediamento in ragione della stagione agricola in corso. Ciò, nelle more della predisposizione e attuazione di progetti di sistema finalizzati ad accoglienza, integrazione e inclusione dei cittadini stranieri, in relazione ai flussi legati al ciclo delle attività agricole, da finanziare con le risorse del PON Legalità, come previsto dal Protocollo sottoscritto il 27 maggio scorso, dai Ministri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Agricoltura, oltre che dai Presidenti delle Regioni interessate, tra cui la Puglia, contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura e l’uscita dai ghetti.
Contestualmente sono stati pianificati specifici servizi straordinari da parte delle Forze di Polizia presso la baraccopoli, nonché in generale, il rafforzamento delle attività di vigilanza volte a prevenire e contrastare i fenomeni del caporalato, dell’impiego irregolare di manodopera in agricoltura, diffusi sul territorio con controlli in situ, nelle aziende e su strada.