“Abbiamo dato un colpo importante alla centrale dello spaccio foggiano. Per salvare giovani e famiglie dalla droga”. Queste le parole di Antonio Basilicata, comandante provinciale dei carabinieri a pochi minuti da un’operazione degli uomini dell’Arma che ha sgominato il traffico di stupefacenti a Piazza Padre Pio. Arrestate 7 persone: Paolo Palumbo, 37 anni, Piero Paolo Di Monte, 55 anni, Luca Addorisio, 37 anni, Dario Tonti, 34 anni, Stefano Visconti, 33 anni, Massimo Marinaccio, 34 anni e Sara Borrelli, 24 anni. In carcere Palumbo, Di Monte, Addorisio e Visconti. Domiciliari per gli altri tre.
Ben 225 episodi di spaccio accertati grazie all’utilizzo di una telecamera, installata in zona dai carabinieri per filmare i traffici illeciti. La vendita della droga avveniva in particolare la sera, favorita dalla scarsa illuminazione. Lo spaccio avveniva con una cadenza impressionante, ogni 5 minuti. Con evidenti boom durante i weekend. L’indagine ha permesso di verificare un movimento anomalo di giovani e giovanissimi nella piazza. Nel corso dell’attività sono stati identificati e fermati 10 acquirenti ma nessuno ha dato informazioni utili ai carabinieri. Solo le riprese video hanno potuto ricostruire il business messo in piedi dai 7 arrestati. Cinque dei quali beccati in flagranza di reato in possesso di marijuana, hashish e cocaina per un complessivo recupero di oltre 100 grammi di sostanza. Il gruppo di spacciatori era molto unito e organizzato. Tra di loro si prestavano aiuto e collaborazione sia nella materiale cessione della droga, sia nell’attività di elusione delle forze dell’ordine. Durante le operazioni suddividevano i compiti e la ricezione del denaro, occultando lo stupefacente nei vestiti, sulla pubblica via o negli abitacoli delle proprie auto.
I contatti tra spacciatori e clienti avvenivano direttamente nella piazza. Secondo i carabinieri il più anziano del gruppo, il 55enne Di Monte, definito “un vagabondo”, coordinava le attività. Una sorta di capo dell’organizzazione. La cessione della droga si concretizzava soltanto dopo una verifica visiva e olfattiva dello stupefacente. Palumbo, Di Monte, Tonti, Visconti e Marinaccio vennero arrestati in circostanze diverse e per lo stesso tipo di reato già in passato ma erano tranquillamente tornati a spacciare, sempre in Piazza Padre Pio. La ragazza, Sara Borrelli, aveva in particolare il compito di occultare la droga per conto del fidanzato Marinaccio.
Difficile fare una stima sul giro d’affari messo in piedi dal gruppo ma si parla, comunque, di migliaia di euro. Tra i clienti anche minorenni, persino ragazzi di soli 14 anni a caccia soprattutto di marijuana. Beccate anche alcune ragazze appena ventenni, anche queste in zona per acquistare erba. La cocaina, invece, era richiesta soprattutto dai maschi tra 20 e 25 anni.