In barba alle lacune, come la mancanza del parere dell'Agenzia del Demanio, il contratto tra Comune di Foggia e Lello Zammarano per l'edificio di Piazza Padre Pio venne difeso a spada tratta dalla Commissione di manutenzione. Tutto questo nonostante fosse già esploso lo scandalo tangenti che, guarda un po', coinvolse in prima persona il dirigente Biagini e l'imprenditore Zammarano, suo grande accusatore. Perchè tenere in vita un documento pieno di falle e viziato da uno scandalo di tale portata?
Di
Francesco Pesante