È malata di tumore e la società Sanitaservice la sospende. Scoppia di nuovo il caos sulla società in house dell’Asl di Foggia, che ha in gestione diversi servizi (dall’emergenza urgenza alle pulizie) dopo la denuncia di una dipendente a tempo indeterminato, Anna Di Carlo, dopo essere stata più volte operata si è vista recapitare il provvedimento dell’amministratore unico Antonio Di Biase. “Dopo essersi assentata per un lungo periodo di malattia a causa di un tumore gravissimo – ha spiegato il segretario del sindacato Usppi, Massimiliano Di Fonso -, e dopo aver fatto decine e decine di cicli di chemioterapia e radioterapia, è rientrata in servizio, alla luce della visita del medico competente, dottor Galantini, che l’ha ritenuta idonea a tornare in servizio con le dovute limitazioni. L’amministratore Di Biase cosa fa? Se ne frega anche del parere del medico competente e sospende la lavoratrice dal servizio e dalla retribuzione fino al 9 marzo del 2016″.
Poi rincara la dose: “La dipendente Di Carlo dopo la batosta della grave malattia, riceve il bel regalo di natale dal ‘talebano’ Di Biase che, senza farsi scrupoli, commette un atto vile che condanna la ragazza ad una ulteriore momento di difficoltà e di depressione. Quanto accaduto la dice lunga sul comportamento e sul modo di fare di un amministratore pubblico, pagato con i soldi dei contribuenti, per una azienda che viene diretta come una azienda di famiglia”.
“Lo avevamo detto mesi fa che Di Biase andava cacciato, per le condanne e per la gestione poco chiara dell’azienda – continua -. Adesso, secondo lui, la signora Di Carlo non potrà lavorare, mentre i suoi lacchè possono godersi alcuni ‘benefit’ all’interno dell’azienda. Su questa storia arriveremo in capo al mondo per dimostrare quanti abusi e quante schifezze commette Di Biase, anche davanti ai malati di tumore, eppure lo stesso dovrebbe comprendere che le malattie non se le compra nessuno. Sulla questione – conclude – sarà informato direttamente il direttore generale della Asl, Vito Piazzolla ed il presidente Michele Emiliano“.