
Dura e decisa la posizione degli otto consiglieri del Movimento Cinque Stelle sul deposito Gpl da 60.000.000 di litri della società Energas (con partecipata Q8), che dovrebbe sorgere a sud di Manfredonia in provincia di Foggia.
In questi giorni i portavoce del M5s, Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Viviana Guarini e Antonella Laricchia, hanno provveduto a protocollare una interrogazione urgente diretta al presidente del Consiglio Regionale Mario Loizzo, al presidente della Giunta Regionale della Regione Puglia Michele Emiliano e, tra gli altri, agli assessori Santorsola, Curcuruto e Giannini finalizzata ad ottenere la non concessione del nulla osta all’insediamento dell’impianto, secondo quelli che sono gli art 16 e 17 della direttiva europea Seveso III.
Trattasi di un deposito costiero di GPL, il cui progetto prevede degli annessi gasdotti interrati di collegamento al terminale marittimo sito al porto industriale di Manfredonia, di lunghezza pari a 10 chilometri (5 chilometri su terraferma e 5 chilometri su parte sottomarina) e raccordo ferroviario di circa 1,5 chilometri con la vicina stazione delle FS di Frattarolo.
“Chiediamo che il nulla osta all’insediamento dell’impianto Energas non venga concesso – dichiarano gli otto consiglieri pentastellati – poiché la zona è a forte rischio sismico ed idrogeologico, quindi il rischio di incidenti rilevanti è molto alto, oltre a non essere stati adeguatamente considerati nella documentazione che Energas ha prodotto al ministero, tali fenomeni – proseguono – il 22 ottobre ci sarà un primo incontro al MISE per capire come le istituzioni intendano andare avanti sul caso, e vogliamo conoscere fin da ora l’orientamento che la Regione Puglia vorrà ufficialmente adottare quando parteciperà alla conferenza dei servizi indetta dal Ministero. Facendo propria questa nostra richiesta, sono in atto anche una seconda interrogazione europea, per rischio sismico, e una parlamentare su rischio terroristico”.