Continua il braccio di ferro tra migranti e Prefettura per i diritti sul lavoro. Dopo la manifestazione del 4 settembre, ieri pomeriggio si è tenuto l’incontro tra una delegazione dei braccianti stranieri con Prefettura e Questura di Foggia. Sul tavolo le richieste dei manifestanti: residenza per i senza fissi dimora e permessi di soggiorno. “Dopo un’estenuante trattativa presidiata sotto la Prefettura da circa 150 braccianti – fanno sapere dal laboratorio politico Pro/Fuga, che ha coordinato la precedente manifestazione e il suddetto incontro – il Prefetto ha dato l’ok ai permessi di soggiorno e ha deciso di sbloccare l’istituto delle residenze per i senza fissa dimora. Inviata ai comuni, inoltre, la circolare della Provincia di Foggia affinché si allineino a questa decisione”.
Un ottimo risultato dunque, che ben si sposa all’apertura degli enti predisposti anche in materia di permesso di soggiorno. “Il Prefetto ha accolto la nostra richiesta di valutare il rilascio del permesso per motivi umanitari per tutti quei lavoratori sfruttati nelle campagne della nostra provincia”.
La battaglia però non è ancora finita. L’incontro con Questura e Prefettura (e relativo presidio) si replicherà oggi pomeriggio: i temi affrontati saranno lavoro e contratti.