Insieme per salvare vite umane: è questo l’accordo raggiunto tra Capitaneria di Porto del Comune di Manfredonia e la Croce Rossa in merito al soccorso marittimo. Il rapporto di collaborazione tra i due enti è stato oggi presentato durante una conferenza stampa al Porto Turistico di Manfredonia. Il progetto, avviato ormai da due mesi e che fortunatamente, per ora, non ha avuto la necessità di intervenire per casi gravi, prevede la presenza di un medico, un paramedico della Croce Rossa e un responsabile Ocsa a bordo delle navi della Capitaneria di Porto in fase di primo soccorso.
Il Comandante Notaro della Capitaneria ha sottolineato l’importanza della collaborazione con la Croce Rossa. “La presenza di medici e paramedici qualificati, oltre a garantire una maggiore efficienza in fase di primo soccorso, ci permette anche di guidare l’imbarcazione con maggiore tranquillità, perché sappiamo che chi viene soccorso è in buone mani”.
Il servizio è attivo sopratutto nel weekend e nella zona del Porto Turistico. Alla scadenza dell’accordo, che avverrà all’incirca a metà settembre, saranno ricercate nuove soluzioni per stabilire un nuovo protocollo d’intesa che dia il via ad una rinnovata collaborazione.
Il Responsabile Ocsa Di Sabato ha evidenziato la presenza di tanti ragazzi nel corpo volontario della Croce Rossa e dello spirito di sacrificio e passione che li caratterizza “nonostante si tratti di un’attività di volontariato che non prevede alcun compenso – dice -, i ragazzi della Croce Rossa si dimostrano davvero di buon cuore e altruisti. E poi sono specializzati in manovre di soccorso e sono selezionati anche in base alla loro prestanza fisica e le qualità natatorie. Siamo una fantastica realtà sul territorio ed inoltre siamo uno dei primi gruppi in Italia ad avere un nucleo completo di sommozzatori e motosoccorritori in mare“. Una battuta agrodolce anche per l’amministrazione: “Ci hanno sempre dato carta bianca e li ringrazio per la disponibilità, ma non c’è mai stato supporto diretto con la loro presenza in occasioni come queste”.