Lo hanno soprannominato “il patto del Negroamaro”, quello stretto tra Raffaele Fitto e Flavio Tosi. Ne parla Michele De Feudis su Il Tempo del 4 agosto riferendosi al premio “terre del Negroamaro” andato l’anno scorso al sindaco di Verona per il suo impegno nella promozione del vino italiano, assegnazione che fece insorgere la sinistra locale.
Un accordo fra moderati alla ricerca dei numeri in Parlamento, soprattutto alla Camera dove i ‘Conservatori’ di Fitto sono a quota 14 e, per ora, sono fermi nel Gruppo misto. Il senatore foggiano Lucio Tarquinio rimanda tutto a dopo l’estate, ma se ne parla: “Sono accordi di natura tecnica e non politica rispetto ai gruppi, al Senato tre senatrici di Tosi vorrebbero passare con noi e non avremmo nessuna difficoltà. Siamo sicuri che il nostro è un gruppo coeso che rimarrà sempre quello, alla Camera i 20 devono essere blindati altrimenti il gruppo lo sciogli il giorno dopo”.
Ma che significa “di natura tecnica e non politica?”. Il senatore che ha lasciato Berlusconi in piena campagna per le regionali spiega: “Politicamente c’è un problema, Fitto è anti-Renzi invece Tosi deve risolvere i suoi problemi con Salvini”. In ogni caso- come ricorda Il Tempo– sono fautori delle primarie nel centrodestra: “Certo, ma Tosi ha le sue ambizioni”.
L’asse Nord-Sud venne presentato a Foggia nel mese di febbraio adombrando la sponda con Fitto. “Sono stato il primo a dare un messaggio di unità nazionale, cosa ovvia per un sindaco ma allora il resto della Lega la pensava diversamente”. Nel frattempo le regionali hanno rotto il suo idillio con la Lega, Zaia ha stravinto, e vari movimenti sono in corso nelle sedi istituzionali, “limitate al dialogo fra leader”, precisa Tarquinio. Nella stessa occasione del suo arrivo in città il sindaco di Verona espresse il suo plauso a Raffaele Fitto e alla “sua battaglia coraggiosa”. Con un riferimento ai tanti amministratori pugliesi che nella città di Giulietta e Romeo governano con lui.
Il problema, oltre le dinamiche in Parlamento, sono i territori. Al Sud Salvini elettoralmente non ha mietuto successi, al Nord Fitto non convince, nemmeno negli incontri da campagna elettorale, lo scambio di esperienze e gli assi di dialogo sono fermi ai buoni propositi. In ogni caso il consigliere comunale di Foggia, Lucio Ventura, fittiano della prima ora, pensa che il “patto del Negroamaro” non sia peregrino: “Se Salvini non ha attecchito nel meridione con tutti i suoi strepiti, può darsi che le stesse tematiche sostenute da Tosi possano trovare maggiore udienza. Io non credo che si faranno concorrenza fra loro”. Ammesso che si voti nel 2018, c’è il tempo per consolidare, eventualmente, alleanze.