La sanità pugliese è stata al centro dell’incontro a Bari tra il sindacato Usppi (Nicola Brescia, Nico Preziosa, Massimiliano Di Fonso, Massimo Nicastro) e il presidente Michele Emiliano. Al centro, le criticità delle Asl pugliesi e la vertenza “Sanitaservice”, che al momento coinvolge circa 5mila lavoratori in servizio presso le società in house.
“In Puglia – fa sapere il sindacato -, dopo la sentenza negativa alla Asl di Brindisi, si è arenata l’internalizzazione, anzi vi sarebbe lo spettro del ritorno al passato. Per questo, siamo pronti a innescare una vera e dura battaglia sindacale dove è sempre stato in prima linea per l’internalizzazione”.
L’Usppi ha invitato il governatore a sensibilizzare gli amministratori delle società in house a internalizzare le postazioni del 118 in Puglia, soprattutto alla Asl di Bari, inoltre, ha chiesto ad Emiliano di emanare una circolare regionale per tutti i direttori generali delle Asl, al fine di pubblicare i concorsi, attesi da decenni, per infermieri, oss, tecnici di laboratorio di analisi, medici ed altre figure professionali assenti e carenti.
“Negli ultimi anni sono stati chiusi 20 ospedali. E anche quest’anno – continuano -, ad estate ormai iniziata e con la popolazione quintuplicata dal flusso dei turisti, ritorna puntuale l’emergenza sanitaria relativa alla carenza di personale medico. Ed i cittadini, ricette sanitarie ed euro alla mano, continuano a mettersi pazientemente in fila per acquistare farmaci, prenotare prestazioni mediche e attendere mesi prima di poter effettuare un esame diagnostico”, evidenziano i vertici dell’Usppi, che puntano il dito su alcuni manager della sanità non all’altezza del ruolo, che da sette mesi hanno ingessato la sanità, creando forti malumori nell’utenza e nei lavoratori oltre alla Sanità, si è parlato di lavoro, ambiente e trasporti.
Altro delicato capitolo, quello delle emergenze ambientali, Xylella in primis: “Mentre Vendola proclamava, la Regione era assente e gli agricoltori pugliesi rimanevano da soli a combattere una delle battaglie più dure del secolo. E ancora oggi continuano a farlo. E attendono ancora che la Regione riveda e invii a Bruxelles il nuovo piano di sviluppo rurale, indispensabile per poter usufruire dei fondi europei disponibili e garantire un valido sostegno al reddito”, sottolinea ancora Brescia.
Ci sono poi le questioni sempre aperte dello sviluppo economico in una terra, quella pugliese, in cui, secondo il rapporto Svimez “la disoccupazione giovanile è al 49,7% e in cui nel 2013 ben 23mila persone, in gran parte neo laureati, hanno lasciato questa regione alla ricerca di una occupazione”. Altro nodo su cui da sempre si discute quello dei trasporti in genere e della metropolitana di superficie in particolare “altro cavallo di battaglia del governo Vendola”, osserva il segretario generale dell’Usppi Nicola Brescia. Che ricorda come siano necessari ancora dei lunghi “viaggi della speranza” per spostarsi dal Capo di Leuca a Lecce a bordo di convogli e carrozze “che definire vetuste è poca cosa”. Il tutto mentre “il Governo lavora, tra gli altri, al progetto dell’alta capacità della tratta ferroviaria Napoli-Bari”.