Trecento bovini, un buon numero di mandriani. E’ partita la Transumanza 2015, la migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che si spostano verso pascoli situati in zone collinari o montane dalle pianure, percorrendo le vie naturali dei tratturi. In Italia questa antica usanza prese le mosse principalmente tra l’Abruzzo e il Tavoliere delle Puglie, con diramazioni sia verso il Gargano che verso le Murge, passando per il Molise. Martedì pomeriggio dalla masseria pugliese della famiglia Colantuono, a San Marco in Lamis, nel Foggiano, la carovana ha preso il passo, lento ma fermo, verso il lungo viaggio: 180 km distribuiti su quattro giorni da trascorrere esclusivamente sui tratturi pugliesi e molisani. Si tratta dell’unica transumanza di tipo orizzontale ancora attiva in Italia, praticata così come per secoli hanno fatto i pastori del Centro Sud. Dopo la sosta in nottata a San Paolo di Civitate, presso la chiesetta della Madonna del Ponte, sulle rive del Fortore, mercoledì, attraversato il territorio di Serracapriola, sul tratturo L’Aquila-Foggia, il ‘gruppone’ è entrato in Molise, in cammino fino a Santa Croce di Magliano per la seconda sosta notturna. Strada facendo l’incontro coi piatti della tradizione, la cittadinanza locale offrirà il meglio del proprio patrimonio enogastronomico agropastorale: Torcinelli, pancotto e fave da gustare, nel cuore di un’accoglienza festosa, tra musica popolare e sapori, quelli del tratturo, che varcheranno anche le porte di Expo 2015. Mercoledì mattina alle 6 la partenza da Santa Croce, e poi il passaggio nei comuni di Bonefro, San Giuliano di Puglia, Sant’Elia a Pianisi, Ripabottoni, Monacilioni. Camminando sul braccio Centocelle-Cortile si proseguirà per Campolieto, Matrice, Campobasso e Ripalimosani. Sosta notturna al Santuario della Madonna della neve in località “Quercigliole”.