Ed eccolo lì, Re Manfredi, giunto a Manfredonia per assistere da vicino alla campagna elettorale. No, il fondatore della città non potrà andare a votare, rimarrà fermo immobile sul suo cavallo a piazzale Ferri, a pochi passi dal castello e dalla spiaggia. Il sovrano sembra proprio non volersi perdere queste Amministrative 2015. La tornata elettorale pare infatti più incerta rispetto a quelle precedenti e il Re sarà lì, pronto ad assistere alla sfida.
“Dante – scrivono da Palazzo di Città – gli dedicò, nel terzo canto del Purgatorio della Divina Commedia, i famosi versi che lo descrivono “biondo era e bello e di gentile aspetto”. Ora la città che porta il suo nome gli dedica un monumento”.
La statua, giunta oggi a Manfredonia, sarà celebrata domenica 24 maggio prossimo. “Si colma così quel vuoto di riconoscenza nei confronti del sovrano svevo che fondò Manfredonia il 23 aprile 1256. L’amministrazione – guidata da Angelo Riccardi, sindaco uscente in corsa per la riconferma -, accogliendo e interpretando un antico desiderio di tutti i cittadini, attivò, fin dall’aprile 2011, le procedure per realizzare un’opera artistica che raffigurasse Re Manfredi. “Fu bandito un concorso di idee – ricordano dal Comune – al quale parteciparono diversi professionisti e che vide vincitore il gruppo di lavoro guidato dall’artista lucerino, Salvatore Lovaglio. E’ stato anche superato, con non pochi sforzi, l’ostacolo maggiore, quello di natura economica, contraendo un mutuo decennale con la BCC di San Giovanni Rotondo che, generosamente, non ha preteso alcun interesse”.
“E’ giunto un momento veramente storico – concludono dall’amministrazione -, in cui si salda un debito di riconoscenza nei confronti di Re Manfredi e si realizza il desiderio da sempre sentito dai sipontini”. La statua in bronzo di Manfredi a cavallo, alta più di tre metri, è stata realizzata, su progetto del professor Lovaglio, dalla Fonderia artistica Mapelli di Cesate.