“La Capitanata è uno dei motori più importanti della Puglia, i cittadini fanno bene a lottare per l’aeroporto, e non dovrebbero mollare per nessuna ragione al mondo”. È un vero e proprio manifesto per la provincia di Foggia quello consegnato a l’Immediato dal professor Federico Pirro, uno dei massimi esperti di impresa e territorio nel panorama nazionale. Punto per punto, analizza i gli elementi di forza di una terra che per certi versi fa invidia alla provincia di Bari ed alla politica regionale.
Dall’agroalimentare al turismo, è notevole il bouquet di possibilità economiche, che devono essere sostenute con “un adeguato sistema infrastrutturale”. Il “Gino Lisa” è solo una delle frecce su cui puntare per svoltare, assieme ad un sistema portuale degno di tale nome, integrato con i grandi snodi già esistenti: Bari, Brindisi e Taranto. Con una possibilità in più: la rivoluzione della Fiat a Melfi targata Sergio Marchionne, con la produzione della nuova 500 X e della Renegade, dovrà passare “per forza da Manfredonia”.
I nuovi pezzi prodotti a ritmi frenetici al momento arrivano negli Stati Uniti da Civitavecchia. Un paradosso? Sì, almeno fino a quando qualcuno non si degnerà di proporre l’alternativa della direttrice che punta dritto sul Golfo passando per Candela. E se la classe dirigente “non è adeguata”, forse è meglio affidarsi ad un intellettuale di indubbia fama, per di più barese, per rilanciare il ruolo di perno e “cerniera” dello sviluppo economico della locomotiva del Sud. Questa volta, c’è da crederci, il “foggianesimo” davvero non conta nulla. Se è vero che l’autorità portuale del Levante sta già studiando l’operazione di gestione di un porto, quello di Manfredonia, che finora è stato paralizzato dall’immobilismo politico e, forse, dall’incapacità di chi avrebbe dovuto dettare la via dello sviluppo di un territorio dalle “potenzialità immense”.