“Quando ho sentito il botto, dato che abito a due passi da qui, mi sono precipitato da Leonardo per esprimergli la mia solidarietà. Non è un gesto scontato, se creiamo dei luoghi dobbiamo essere presenti laddove c’è un’ attività sana”. Giuliano Volpe, presidente della Fondazione Apulia Felix, ha organizzato per la pizzeria colpita da un bomba “la serata dell’aperitivo”. “Così si comincia un pranzo, noi in questo modo vogliamo iniziare una nuova stagione di legalità che non può essere affidata solo alla magistratura e alle forze dell’ordine. Stasera noi offriamo un momento concreto di vicinanza incontrandoci per riconquistare spazi sociali in cui divertirci, discutere, trascorrere del tempo”.
Nella piazzetta antistante, con i tavoli allestiti, sono arrivati imprenditori, politici, rappresentanti delle associazioni di categoria, amici e semplici cittadini. Foggia si stringe intorno a Leonardo Pillo, alla sua famiglia e alla sua attività. Lui, che prede il microfono con il nodo alla gola, ribadisce quanto detto a l’Immediato a poche ore dall’esplosione: “Vado avanti finché ho la forza, ho dato lavoro a sette persone avviando questo locale su cui ho investito i miei risparmi. Penso che il bello sia anche la concorrenza della qualità con gli altri esercizi”.
Sono otto le vetrine del locale aperto un mese fa a due passi dal Comune e dalla Prefettura. Poco lontano, a Santa Chiara, il laboratorio di ‘Apulia Felix’ cui si richiama Volpe: “Dobbiamo disseminare sempre più luoghi di partecipazione e incontro in città, le mafie si sviluppano in un contesto di degrado in cui prevalgono la paura e l’omertà. Abbiamo chiesto di evitare speculazioni politiche ed elettorali, stasera diamo un segnale di affetto”.
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