Dopo un lungo periodo fatto di angherie e prepotenze, i carabinieri hanno messo fine al “regno” di Leonardo Russo, 39 anni, conosciuto a Orta Nova come “il barone”. Sull’uomo erano giunte molte voci alle forze dell’ordine, riguardanti i suoi modi di fare malsani messi in atto ai danni della popolazione. Russo si circondava di ragazzi poco più che maggiorenni per commettere furti e rapine. “Questi giovani erano la sua longa manus” hanno spiegato i carabinieri.
Ma alla fine per il barone sono scattate le manette. L’uomo è stato arrestato assieme ai suoi scagnozzi Vincenzo Buonavita, 33 anni e Ruggiero Barbaro, 18 anni.
I tre soggetti avevano reso la vita impossibile a un cittadino ortese, colpevole, secondo loro, di aver chiamato i carabinieri mentre era in corso un tentato furto a un negozio di elettrodomestici. In pratica questo testimone aveva visto Russo e i suoi complici mentre forzavano l’ingresso di un’attività commerciale di rivendita televisori per impossessarsi di alcuni elettrodomestici. Tentativo vanificato dalla chiamata del cittadino che allertando i carabinieri ha messo in fuga la “banda Russo”.
Nei giorni successivi i malfattori hanno cominciato ad aggredire il testimone e la sua famiglia con minacce di morte e intimando persino di voler stuprare la moglie. Poi la richiesta di 10mila euro come “indennizzo” del mancato guadagno che avrebbero ottenuto da quel furto.
Ma i carabinieri, grazie alle segnalazioni giunte negli ultimi mesi, erano a caccia di Russo da tempo e grazie a intercettazioni ambientali molto dettagliate, durante le quali si sentivano chiaramente le pesanti violenze verbali che Russo e soci proferivano verso le vittime. Il testimone è stato anche aggredito in un bar di Orta Nova con insulti e richieste di denaro. Ma le testimonianze raccolte e le immagini estrapolate dal sistema di video sorveglianza del locale dove era avvenuta l’aggressione, hanno incastrato Russo e i suoi compari.
Al momento dell’arresto, Russo è stato trovato in possesso di una carta di identità falsa. Pare infatti che l’uomo avesse deciso di lasciare Orta Nova e darsi alla latitanza. Tra gli arrestati c’è anche Ruggiero Barbaro, già preso nei mesi scorsi per la rapina a un anziano di 84 anni, vittima designata della banda. I malviventi lo aggredivano continuamente anche a casa sua per strappargli la pensione e picchiarlo. La vittima era ormai costretta a vivere in auto, girovagando senza meta ma anche lì veniva raggiunto, picchiato e derubato dal 18enne.