La maggioranza a Palazzo di città sceglie di non andare allo scontro con il suo consigliere, nonostante le denunce di stamattina sulla “inquietante” vicenda del teatro Giordano e sull’atto d’indirizzo dei chioschi ambulanti che non sarebbe stato rispettato. Alla conferenza stampa di Giuseppe Mainiero non si replica “a soggetto” ma con un vertice di maggioranza tra le forze politiche in assenza dello stesso Mainiero: “Non invitato”, dicono dal suo staff.
In ogni caso l’assessore di riferimento di Fratelli d’Italia, Jenny Moffa, per ora, resta al suo posto, l’ipotesi di rimuoverla, paventata a caldo e nella stessa sala dei gruppi consiliari stamattina è smentita. “Non ne abbiamo parlato affatto”, commenta Lucio Ventura uscendo dall’incontro. E le tesi di Mainiero “saranno da verificare con gli assessori e i dirigenti, tempo 48 ore. L’avvocato Dragonetti ha smentito tutte le lacune di cui ha parlato il consigliere” aggiunge Bruno Longo. Le eventuali decisioni politiche in giunta sono rimandate, la questione dovrà passare al vaglio dei tecnici.
Nel frattempo dal Comune arriva la replica “al consigliere che, pur facendo parte della coalizione di centrodestra, in più occasioni ha espresso critiche nei confronti dell’azione di governo dell’amministrazione comunale, anche con affermazioni dal contenuto grave in ordine agli aspetti propriamente amministrativi”.
Progetto Antichi mestieri “sospeso”
Punto per punto l’amministrazione spiega chiamando in causa l’assessore Cangelli: “In ordine al progetto “Antichi Mestieri” l’amministrazione comunale non ha in alcun modo messo in discussione la sua validità. Il sindaco Landella ne ha semplicemente sospeso in via cautelativa la realizzazione nelle more delle verifiche che il dirigente del Servizio Politiche Giovanili, Nicola Ruffo, sta conducendo circa la nota inoltrata dal segretario provinciale della Confartigianato, Nicola Di Franza, il quale rilevava come i corsi previsti dal progetto non sarebbero potuti essere affidati a soggetti non accreditati come enti di formazione presso la Regione Puglia. Circostanza che, come amministrazione, abbiamo il dovere di appurare prima di dar corso alla progettualità”.
Piano ambulanti: “Da discutere con le associazioni di categoria”
“Per quanto concerne la riorganizzazione del commercio ambulante è uno strumento per regolamentare un settore sino ad oggi in preda al caos. Si tratta di un atto comunque dalla valenza provvisoria, nell’attesa di procedere alla definizione del Piano di localizzazione delle aree mercatali, percorso nel quale saranno coinvolte attivamente le associazioni di categoria. Sono in corso verifiche meticolose per rispettare le prescrizioni contenute nel documento approvato dall’esecutivo”.
Teatro Giordano: “Delibera ritirata in attesa di verifica”
Sulla controversia tra il Comune di Foggia e la società Ra.co. per i lavori al Teatro Giordano “è noto che l’amministrazione comunale si sta difendendo in giudizio facendo valere le sue ragioni. Se Mainiero prefigura un patrocinio infedele da parte dell’avvocatura comunale si assume la responsabilità di un’affermazione gravissima, con tutto ciò che ovviamente ne consegue. La proposta di delibera a firma del dirigente Potito Belgioioso che egli cita è stata ritirata proprio nell’attesa di verificare la fondatezza del suo contenuto, dopo aver acquisito gli opportuni chiarimenti dagli altri soggetti interessati al procedimento, tra i quali il collaudatore, ingegner Francesco Rocco, incaricata dallo stesso Belgioioso, che successivamente ne ha contestato le determinazioni”.
La versione di Mainiero
Lunedì è fissata l’udienza civile conclusiva fra la Ra.co e il Comune per il contenzioso sul Giordano, il “restauro infinito per cui la ditta vanta altri soldi”. Mainiero è firmatario di due interpellanze in cui si fa rilevare la “singolarità del mancato deposito in giudizio delle relazioni tecniche a favore del Comune. “Io mi domando – aveva affermato in conferenza stampa – perché quelle relazioni non state depositate, in questo modo rischiamo di soccombere e di pagare qualcosa come 5 milioni, il commissariamento dei dirigenti porterà la politica a commissariare il sindaco”.
L’attacco alla tecnostruttura è molto forte e non si ferma al Giordano ma riguarda lo stesso assessorato alle attività economiche di Moffa: “Chiedo una pianificazione delle aree da individuare per i chioschi”, quello che Mainiero vede attuarsi è una specie di “sanatoria che non rispetta l’indirizzo della delibera”.
Altro motivo di contesa fra Mainiero e la tecnostruttura è il corso di formazione per oltre 500 ragazzi, il progetto ‘Antichi mestieri’. Il segretario generale ha revocato l’atto in autotutela perché “Confartigianato ha minacciato ricorso in quanto il Comune non potrebbe svolgere questa attività”. Il ricorso non è stato presentato ma si contesta, a fronte del coinvolgimento di tutti gli enti di formazione, “il coordinamento affidato a qualcosa di diverso dagli enti di formazione stessa” e la mancanza di una “rete in cui inquadrare quelle ore di formazione”.
Il consigliere è sconcertato: “Ma come, si revoca un atto di 16mila euro in autotutela e non lo si fa per l’appalto milionario sull’orbitale, sul Teatro e per la Sfir?”. A domanda risponde l’amministrazione: “Per l’appalto relativo alla realizzazione della cosiddetta Orbitale, su cui l’amministrazione attende con serenità l’esito del giudizio, se si fossero ascoltate le voci di quanti chiedevano di revocare in autotutela l’affidamento dell’intervento infrastrutturale si sarebbe anche corso il rischio di consegnare l’opera ad una società attualmente in concordato preventivo”.
Le reazioni politiche
Dalla riunione di maggioranza è uscito infuriato il capogruppo di Forza Italia Raimondo Ursitti: “Ma uno non si può svegliare la mattina e dare dei numeri se fa parte di una maggioranza”. In mattinata il clima fra i suoi colleghi di centrodestra era lo stesso. Inoltre Biagio Di Muzio, dirigente di Ncd, contestava anche un’eventuale conferenza stampa di risposta perché “in questo modo non si va da nessuna parte”. E l’iter sul teatro?: “E’ lui che ha studiato la faccenda, queste sono le sue tesi”. Mainiero ai capannelli replicava: “Vado per la mia strada, avrei potuto mantenere l’assessore rimanendo zitto”. Jenny Moffa rimane, lunedì è fissata l’udienza del Giordano.